⭐⭐⭐⭐⭐
(STRANGE MUSIC -EAGLE RECORDS - 2003)
Il mito di Rory Gallagher splende di luce propria in questa raccolta di canzoni registrate rigorosamente in acustico che ci permette di scoprire (o riscoprire) la perizia tecnica di uno di quelli che ben si può considerare tra i migliori chitarristi mai esistiti.
Con la collaborazione di artisti quali Bert Jansch, Bela Fleck e i Dubliners Gallagher incanta con quattordici canzoni che sono piccole gemme.
(Recensione tratta da IL TONNUTO 134 - Dicembre 2012)
di Rho Mauro
Disco uscito postumo nel 2003
questo WHEELS WITHIN WHEELS celebra il talento naturale del compianto
chitarrista e cantautore irlandese Rory Gallagher.
Gallagher (1949 – 1995) viene
considerato uno dei migliori chitarristi rock-blues europei di ogni epoca. Le
sue “leggendarie” performance dal vivo hanno avuto la loro consacrazione con
l’album IRISH TOUR ’74 uscito all’epoca come doppio vinile e che il celebre
mensile musicale britannico MELODY MAKER
votò come miglior album live del 1974.
In questo WHEELS WITHIN WHEELS
sono invece raccolte tutta una serie di performance acustiche del nostro
eseguite in solitaria o in session con altri artisti.
Nel corso delle sue esibizioni Rory
Gallagher usava spesso intervallare i potenti brani rock-blues (classici del
suo repertorio) con brani acustici eseguiti in punta di dita.
Il suo desiderio di dare alle
stampe un album tutto dedicato ad un folk-rock-blues acustico vide quindi la
luce otto anni dopo la sua scomparsa soprattutto grazie al lavoro del fratello
di Rory, Donald Gallagher.
Il disco si apre proprio con la
canzone che titola la raccolta: WHEELS WITHIN WHEELS è un brano semplicemente splendido, una ballata
che apre i confini dell’infinito musicale con progressioni tra chitarra acustica
e pianoforte che allietano il cuore e regalano forti emozioni.
Ma in questo disco non c’è una-canzone-una
che non arrivi alla pari con l’ottima qualità della traccia che lo apre. Grandi
ospiti come Bela Fleck, Juan Martin, The
Dubliners, Bert Jansch - solo per citarne alcuni – assicurano la garanzia del
risultato finale.
Ci sono canzoni in cui riecheggiano influenze del
tradizionale flamenco, mentre in altre è il folk tradizionale irlandese e in
altre ancora il cosiddetto skiffle tradizionale degli States ad impregnare
l’aria musicale che respiriamo in questo album.
Le splendide doti chitarristiche
di Gallagher si percepiscono appieno nel calore dei suoni acustici di queste
canzoni che hanno il grande merito di consacrare un musicista che non deve
essere dimenticato.
Ascoltando queste canzoni ad un
volume sostenuto tutti gli amanti delle sei corde potranno godere delle
evoluzioni chitarristiche di Gallagher & soci.
Seppur la reperibilità del disco
non è proprio semplicissima vale
veramente la pena averlo nella propria discografia.
Un disco che con il tempo, ne son
certo, sarà sempre più rivalutato. Rory Gallagher qui al suo meglio.
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