Visualizzazioni totali

domenica 12 febbraio 2017

ARRIVEDERCI, MOSTRO (IN ACUSTICO) - LIGABUE



⭐⭐⭐⭐

(WARNER MUSIC - 2010)

Luciano Ligabue dopo aver mandato alle stampe la prima versione di ARRIVEDERCI MOSTRO ha ripreso in mano il disco e l'ha risuonato in acustico dalla prima all'ultima canzone suonando lui, solo,  tutti gli strumenti necessari: chitarre,  bouzouki, banjo, dobro, piano, tastiere e armoniche.
La Statura del Grande Cantautore si misura anche da queste cose. Quando le canzoni che canti hanno valore il valore c'è indipendentemente dal "vestito" con cui le si addobba. L'album è pieno di piccole gemme come  CI SEI SEMPRE STATA, QUANDO CANTERAI LA TUA CANZONE, IL PESO DELLA VALIGIA. Memorabile la lettera-canzone destinata all'amico Francesco Guccini CARO IL MIO FRANCESCO.
Il Liga Acustico. Il Liga al suo Meglio.



(Recensione tratta da IL TONNUTO 125 - Febbraio 2012)

di Rho Mauro

Fresco vincitore del Premio Tenco 2011 Luciano Ligabue trova spazio sul TONNUTO con questa versione acustica del suo ultimo lavoro “ARRIVEDERCI MOSTRO”.
Un disco che, così, spogliato di tutti gli orpelli elettrici che l’avevano rivestito nella sua prima versione ci viene riconsegnato allo stato “originale”.  Ed è uno stato decisamente d’eccellenza.
Dodici canzoni e 51 minuti di buona musica.
Sono certamente lontani i tempi dei lavori migliori (tutti i primi dischi della carriera – per intenderci) ma in questa veste acustica le canzoni del Liga splendono di una luce propria che ce le fa preferire, e di gran lunga, a quanto registrato dell’artista emiliano negli ultimi anni.
Nel disco in oggetto Ligabue suona tutti gli strumenti in solitaria, chitarre, ovviamente, ma anche banjo, bouzouki, dobro, piano, tastiere ed armoniche. Il risultato, come detto, è  un prodotto sicuramente  sopra la media.
Canzoni decisamente godibili e degne di stare tra le cose migliori mai composte dal nostro sono QUANDO MI VIENI A PRENDERE, IL PESO DELLA VALIGIA, CI SEI SEMPRE STATA QUANDO CANTERAI LA TUA CANZONE.. Divertente CARO IL MIO FRANCESCO che è una sorta di audio-lettera che Ligabue spedisce all’altro storico cantautore emiliano Francesco Guccini. Una lettera in cui il Liga si sfoga a tutto andare come se stesse cercando comprensione dal collega: il Guccini, uno che, è sempre parso chiaro, non è mai sceso a compromessi con nessuno ed infatti vive via, lontano dai casini,  tra i monti negli Appennini.
Se questo disco serve a riconsegnarci un cantautore capace di emozionarci a tutto tondo con il semplice uso della sua chitarra e delle sue canzoni, ben vengano questi “episodi” acustici.
Magari il Liga –Acustico non piacerà ai fans dell’ultim’ora, quelli più giovani,  che un po’ lo devono per forza vedere come l’antitesi rock a quel Vasco con cui spesso si bisticcia. A noi, invece,  piace parecchio.



(LIGABUE - IL PESO DELLA VALIGIA)






Nessun commento:

Posta un commento