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sabato 28 dicembre 2019

CATHERINE MACLELLAN - COYOTE


⭐⭐⭐⭐⭐

(Autoprodotto - 2019)


Un Album di  Folk  puro, intimo, incontaminato, di una bellezza schietta, pura ed adamantina che riflette nelle sue note e nelle atmosfere che evoca  il cielo e la terra della splendida isola  dove è stato concepito e  registrato: l'Isola del Principe Edoardo, situata al largo delle coste orientali del Canada.
Questo è in estrema sintesi  "COYOTE", il  settimo album della cantautrice canadese Catherine  Maclellan lavoro che è autoprodotto dalla stessa Maclellan con il contributo e l'ausilio del "CANADA COUNCIL FOR THE ARTS" unitamente al "MUSIC PEI" l'ente che rappresenta la musica del "PRINCE EDWARD ISLAND". 
Un disco che nasce, quindi, con il contributo della "terra" da dove muove i suoi passi artistici la straordinaria Catherine, cantautrice che è facile accostare per sensibilità artistica ad un'altra Grande Canadese come Joni Mitchell.
Dall'Isola del Principe Edoardo, famosa anche per le "gesta" di "Anna dai capelli rossi" della scrittrice canadese Montgomery, Catherine  Maclellan ci regala un pugno di canzoni che rappresentano una forma di "folk incontaminato" che al giorno d'oggi è praticamente estinto.
"COYOTE", nelle sue quattordici canzoni,  (dodici quelle indicate nei credits più due ghost tracks) è la chiara testimonianza di quel credo che la Maclellan ha sempre portato dentro la custodia della sua chitarra e nelle liriche delle sue canzoni e che è così ben sintetizzato dalla stessa cantauttrice:

"Forse non abbiamo la stessa storia,  ma condividiamo tutti le stesse emozioni e molte delle stesse esperienze. Essere in grado di condividere le mie canzoni e storiecon le persone e trovare dei punti di connessione è ciò di cui mi occupo." 
(Catherine Maclellan).

E nell'ululato del COYOTE che rincorre la luna  fra le colline antistanti la fattoria di Catherine nella sua "magica" Isola, c'è una vena malinconica che attraversa diverse liriche del disco senza essere mai fine a se stessa, evocando situazioni ed eventi del passato con una dolcezza e una delicatezza propria delle anime sensibili che sanno condividere con altri esperienze "umane" comuni ma sempre poco esplorate.
Strumentazione parca e limitata all'essenziale quella di questo disco,  dove al fianco delle chitarre acustiche ed elettriche e a una sezione ritmica mai troppo invasiva trovano spazio violini, violoncelli, bouzouki ed accordion a tracciare un sentiero musicale che evoca per immagini gli spazi sconfinati e a volte desolati dell'Isola del Principe Edoardo.
E così tra viaggi dell'anima come  TOO MANY HEARTS, WAITING ON MY LOVE, OUT OF TIME, COME BACK IN  e viaggi reali come quello notturno tra le coste dell'Inghilterra e l'Olanda descritto in NIGHT CROSSING Catherine fa splendere una luce propria là dove è l'oscurita a regnare incontrastata.
Splendida è anche THE TEMPEST che ci riporta ad antiche ballate celtiche con quel violino a cura di Karine Gallant che suona in maniera brillante, o la riflessiva EMMET'S SONG dove la cantautrice canadese racconta con il "cuore" in mano una storia di adolescenza travagliata.
Preziosa ROLL WITH THE WIND canzone sull'amicizia e sul senso profondo del suo valore allo stato attuale delle cose così come BREATH OF A WIND che narra del senso di solitudine che tutti prima o dopo sperimentiamo nel tragitto della nostra vita con uno splendido lavoro al violoncello di Nathalie Williams Calhoun.
Preziosa e affascinante  la copertina dell'album con uno splendido dipinto di Heather Millar che ben  rappresenta una via nello spazio sconfinato dell'Isola del Principe Edoardo.
Alla resa dei conti dischi come questo "COYOTE"  che arrivano  a noi per strade impervie e dimenticate e ci portano gioielli come queste canzoni che, ti prendono per mano, e contribuiscono in maniera determinanate a tenere ancora viva quella fiammella che arde nel cuore e ti aiutano a proseguire il cammino con un filo di luce in più in fondo alla via.  
Grazie Catherine Maclellan.




(COYOTE - CATHERINE MACLELLAN)









(OUT OF TIME - CATHERINE MACLELLAN)