Visualizzazioni totali

sabato 27 febbraio 2021

THOM CHACON - MARIGOLDS AND GHOSTS

 



⭐⭐⭐⭐⭐

(PIE RECORDS - 2021 )


Quando ho incontrato per la prima volta di persona  il cantautore americano Thom Chacon, in una serata organizzata dall'amico Andrea Paordi presso la Biblioteca di Verano Brianza, nell'ormai lontano gennaio  del 2018,  ho subito  percepito la straordinaria "umanità" che lo rende un Grande Uomo  prima ancora che un Grande Cantautore. 
Un Autentico Signore, un Grande Singer-Songwriter. 
Un Artista capace di tinteggiare con la sua penna  ispirata,  in  brevi giri di chitarra acustica e fisarmonica,  quadretti di vita quotidiana, uno spaccato del vissuto dell'America  di oggigiorno, filtrata con tutta le sensibilità che gli è propria.
Questo nuovo album, MARIGOLDS AND GHOSTS  arriva, per la nostra gioia,  preceduto dalla sua immagine a tutta pagina sulla copertina  dell'ultimo  numero de il  BUSCADERO  ora in edicola.
E' la seconda volta che il mensile musicale italiano promuove Chacon in copertina: era già accaduto sempre in quel gennaio  2018 in occasione del suo primo tour italiano e della contemporanea uscita dell'album BLOOD IN  THE  USA .


Per la produzione di  MANIGOLDS AND GHOSTS  Thom Cachon si affida nuovamente a Perry Margouleff con il quale il sodalizio artistico dura sin dal  2003 dai tempi del primo album di Thom, MATCHES & GASOLINE.
Il nuovo disco si compone di nove canzoni che vedono la splendida e roca voce di Thom Chacon virare intorno alla sua chitarra acustica con un solo compagno di viaggio: Tony Garnier al basso.
Garnier, già con Bob Dylan per gran parte della sua carriera artistica, contribuisce in maniera determinanate allo sviluppo del tappeto sonoro sul quale si adagiano e prendono forma le liriche di Chacon.
Splendono così ballate come quella iniziale, che titola il disco, MARIGOLDS AND GHOSTS  che narra le vicende di un amico del cantautore detenuto in carcere per cinque lunghi anni, mentre in MONSOON RAIN prendono forma visioni della natura che, in Colorado, d'estate vive delle forti piogge.
Vi sono poi canzoni come BORDERLINE che si allineano contro la politica americana dell'era Trump che, di fatto,  ha separato sotto il muro del confine con il Messico tanti bambini dai loro genitori. In canzoni come questa si intravede la splendidà umanità di Chacon che, essendo cresciuto al confine con il Messico, e quindi ben conoscendo le città di confine, rende ben chiara la sua testimonianza di questo dramma.
A BETTER LIFE è una canzone di speranza che Chacon dedica agli immigrati di tutto il mondo affidando alle note di una ballata una dichiarazione di intento, d'Amore Universale.
FLORENCE JOHN è un'altra densa ballata che Chacon dedica alla nonna materna, mentre in KENNETH AVENUE  la riflessione del cantautore si concentra sul periodo della sua adolescenza nel corso del quale ha vissuto la sepazione dei genitori. E dentro queste note di "condivisione" delle cose "proprie" della vita si può inserire anche SORROW una delle canzoni più belle del disco che narra della profonda fede cattolica di quegli stessi genitori così come  CHURCH OF THE GREAT OUTDOORS che è una vera e propria "preghiera laica".
A chiudere l'album ANGEL EYES che, dedicata all'attore Lee Van Cleef per i suoi celebri ruoli da "cattivo", è una dichiarazione d'amore di Chacon per i   film western all'italiana, i famosi "Spaghetti-Western".
Nove Canzoni,  ventisette minuti di Musica,  MANIGOLDS AND GHOSTS  è un disco che conquista nel breve volgere di pochi ascolti e che ribadisce tutta la Classe e l'Arte di Chacon. 
Un Maestro.




(THOM CHACON feat BOCEPHUS KING - MARIGOLDS AND GOSTHS - live)









sabato 20 febbraio 2021

LUCA CARBONI - LUCA CARBONI

 



⭐⭐⭐⭐⭐

(RCA -  1987)


Canzoni come  fotografie.
E in quelle strofe, in quelle immagini, vi è dentro tutta la poesia della vita  vista dagli occhi di un ragazzo nel pieno di quei "magici" anni ottanta.
Al terzo disco della sua carriera il bolognese Luca Carboni spiccò il salto definitivo verso la gloria musicale che, peraltro, si  era  intravista nelle splendide composizioni dei primi due dischi, con il benestare e il supporto di un autentico parterre de Roi che vedeva Luca collaborare con artisti del calibro di Lucio Dalla, Ron e Gaetano Curreri.
Gli iniziali versi della prima canzone di questo disco  "La maglia del Bologna sette giorni su sette / pochi passaggi, molti dribbling molti vetri spaccati "  costituiscono uno degli incipit  "classici" della Canzone d'Autore Made in Italy e quella SILVIA LO SAI   è ancora oggi la fotografia di una storia  d'amore problematica vissuta nel contesto di una Bologna che Carboni descrive con una partecipazione emotiva e una carica poetica che ne determinarono il consenso consentendogli di accostarsi ad una gioventù che lo vedeva esattamente come uno "dei loro", descrivendone ansie, insicurezze e speranze.
Un successo di vendite e di consensi  con i due singoli SILVIA LO SAI e  FARFALLINA  che, all'epoca, le radio mandarono in onda a ripetizione e che contribuirono a far conoscere in modo esponenziale la musica di Carboni in lungo e in largo  per l'italico stivale.
Straordinarie riflessioni sull'esistenza e una chiara e pratica visione delle "cose della vita" si trovano espresse in canzoni come GLI AUTOBUS DI NOTTE, VOGLIA DI VIVERE, CARO GESU', LUNGOMARE, CONTINUATE COSI',  CHICCHI DI GRANO insieme a  più maliziose vicende narrate in  un pezzo come VIENI A VIVERE CON ME.
Un disco che, per immagini evocate,  come ad esempio la classica  "... che profumo Bologna di sera le sere di maggio"  è  da  considerare quale testimonianza di un epoca, di un tempo, che è certo ormai perduto per sempre ma che, per sempre, scorre dentro queste note e si lascia ancora trovare ed accarezzare ... e come una novella  lampada di Aladino ancora riesce a far venir fuori gli umori, l'aria e i profumi di quello spaccato bolognese, italiano,  degli anni ottanta che è ancora oggi una Poesia Pura  ed è come una carezza della Vita.



(LUCA  CARBONI  - SILVIA LA SAI)



(LUCA  CARBONI - GLI AUTOBUS DI NOTTE)