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(PIE RECORDS - 2021 )
Quando ho incontrato per la prima volta di persona il cantautore americano Thom Chacon, in una serata organizzata dall'amico Andrea Paordi presso la Biblioteca di Verano Brianza, nell'ormai lontano gennaio del 2018, ho subito percepito la straordinaria "umanità" che lo rende un Grande Uomo prima ancora che un Grande Cantautore.
Un Autentico Signore, un Grande Singer-Songwriter.
Un Artista capace di tinteggiare con la sua penna ispirata, in brevi giri di chitarra acustica e fisarmonica, quadretti di vita quotidiana, uno spaccato del vissuto dell'America di oggigiorno, filtrata con tutta le sensibilità che gli è propria.
Questo nuovo album, MARIGOLDS AND GHOSTS arriva, per la nostra gioia, preceduto dalla sua immagine a tutta pagina sulla copertina dell'ultimo numero de il BUSCADERO ora in edicola.
E' la seconda volta che il mensile musicale italiano promuove Chacon in copertina: era già accaduto sempre in quel gennaio 2018 in occasione del suo primo tour italiano e della contemporanea uscita dell'album BLOOD IN THE USA .
Per la produzione di MANIGOLDS AND GHOSTS Thom Cachon si affida nuovamente a Perry Margouleff con il quale il sodalizio artistico dura sin dal 2003 dai tempi del primo album di Thom, MATCHES & GASOLINE.
Il nuovo disco si compone di nove canzoni che vedono la splendida e roca voce di Thom Chacon virare intorno alla sua chitarra acustica con un solo compagno di viaggio: Tony Garnier al basso.
Garnier, già con Bob Dylan per gran parte della sua carriera artistica, contribuisce in maniera determinanate allo sviluppo del tappeto sonoro sul quale si adagiano e prendono forma le liriche di Chacon.
Splendono così ballate come quella iniziale, che titola il disco, MARIGOLDS AND GHOSTS che narra le vicende di un amico del cantautore detenuto in carcere per cinque lunghi anni, mentre in MONSOON RAIN prendono forma visioni della natura che, in Colorado, d'estate vive delle forti piogge.
Vi sono poi canzoni come BORDERLINE che si allineano contro la politica americana dell'era Trump che, di fatto, ha separato sotto il muro del confine con il Messico tanti bambini dai loro genitori. In canzoni come questa si intravede la splendidà umanità di Chacon che, essendo cresciuto al confine con il Messico, e quindi ben conoscendo le città di confine, rende ben chiara la sua testimonianza di questo dramma.
A BETTER LIFE è una canzone di speranza che Chacon dedica agli immigrati di tutto il mondo affidando alle note di una ballata una dichiarazione di intento, d'Amore Universale.
FLORENCE JOHN è un'altra densa ballata che Chacon dedica alla nonna materna, mentre in KENNETH AVENUE la riflessione del cantautore si concentra sul periodo della sua adolescenza nel corso del quale ha vissuto la sepazione dei genitori. E dentro queste note di "condivisione" delle cose "proprie" della vita si può inserire anche SORROW una delle canzoni più belle del disco che narra della profonda fede cattolica di quegli stessi genitori così come CHURCH OF THE GREAT OUTDOORS che è una vera e propria "preghiera laica".
A chiudere l'album ANGEL EYES che, dedicata all'attore Lee Van Cleef per i suoi celebri ruoli da "cattivo", è una dichiarazione d'amore di Chacon per i film western all'italiana, i famosi "Spaghetti-Western".
Nove Canzoni, ventisette minuti di Musica, MANIGOLDS AND GHOSTS è un disco che conquista nel breve volgere di pochi ascolti e che ribadisce tutta la Classe e l'Arte di Chacon.
Un Maestro.
(THOM CHACON feat BOCEPHUS KING - MARIGOLDS AND GOSTHS - live)
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