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venerdì 2 dicembre 2022

ALICE - ERI CON ME (Sedici Canzoni di Franco Battiato)

 


 ⭐⭐⭐⭐⭐

(BMG  - 2022)


Quel VENTO CALDO DELL'ESTATE,  che soffiò forte nell'anno di grazia 1980, ci fece sognare all'ombra di  un sodalizio musicale davvero unico e fenomenale: quello tra il Maestro Siciliano Franco Battiato e la cantautrice Carla Bissi "in arte" Alice.
Ora, ad un anno dalla scomparsa del Maestro Siciliano,  Alice ci riporta dentro l'Arte inarrivabile di Battiato attraverso la rilettura di 16 dei suoi brani.
Alice aveva già mandato alle stampe, nel 1985, un album contenente solo composizioni di Franco Battiato e  del quale ho già raccontato  in passato e che potete trovare a questo link Gioelli Rubati.
Ma questo nuovo lavoro, ERI CON ME, è diverso, molto diverso.
Sono passati 37 anni,  lungo lo scorrere dei quali i due artisti hanno avuto diverse occasioni per esibirsi insieme, raccogliendo unanimi consensi e dispensando "magia" musicale in ogni dove. Ma, ora che  Franco se n'è andato,  ecco che queste 16 canzoni diventano il tributo di  Alice all'Arte di Battiato: rappresentano una sorta di "ponte sull'eternità"  che partendo da un pezzo poco noto come DA ORIENTE A OCCIDENTE, ci porta sino a quel TORNEREMO ANCORA che è stato il "testamento musicale" di Battiato, l'ultimo brano inedito composto dal Maestro.
Non mancano i classici "pezzi da 90", quelle canzoni che già erano nel tributo del 1985, come IL RE DEL MONDO e  PROSPETTIVA  NEVSKI, oppure ancora I TRENI DI TOUZER, LA CURA, POVERA PATRIA, L'ANIMALE, LA STAGIONE DELL'AMORE, CHANSON EGOCENTRIQUE unitamente a canzoni decisamente meno note, ma altrettanto splendide, come la già citata DA ORIENTE A OCCIDENTE, L'ADDIO, LODE ALL'INVIOLATO, SUI GIARDINI DELLA PREESISTENZA, IO CHI SONO ?, E TI VENGO A CERCARE, fino a ERI CON ME che titola la raccolta.
Alice esegue i pezzi con l'ausilio  del pianoforte di Carlo Guaitoli e l'accompagnamento dei solisti Filarmonici Italiani e così il tappeto sonoro sul quale si srotolano queste sedici  canzoni del Maestro Siciliano diventa unico e magico.
Vi è un sentimento  palpabile dentro il cantato di Alice,  che fa proprie queste canzoni, tra le più intimistiche scritte  dal Maestro Siciliano, e rende  di fatto questo ERI CON ME  il "tributo definitivo" al Maestro.
Per chi, come il sottoscritto, deve molto all'Arte Musicale di Franco Battiato, che ha costituito la colonna sonora di questo viaggio chiamato Vita,  ERI CON ME arriva come un Sigillo Definitivo.
Non è semplicemente Musica ... è Musica per l'Anima.










sabato 12 novembre 2022

RENATO ZERO - ICARO

 


 ⭐⭐⭐⭐⭐

(ZEROLANDIA/RCA  - 1981)


Quando Renato Zero mandò alle stampe ICARO,  il suo primo disco registrato dal vivo, correva la primavera dell'anno 1981.
Io avevo 10 anni, e poco più in là nel tempo, grazie alla passione musicale di mio fratello, avrei avuto la gioia di ascoltare questo disco fino a mandarne a memoria ogni singola nota.
ICARO uscì in formato di album doppio. I due album avevano i due lati A e B denominati   "Renato 1" , "Renato 2", "Renato 3" e "Renato 4"
Nel primo disco trovarono spazio dieci pezzi:  "Renato 1"  NIENTE TRUCCO STASERA, VIVO,  SESSO O ESSE, QUALCUNO MI RENDA L'ANIMA, CHI PIU' CHI MENO,  "Renato 2"  MORIRE QUI, PROFUMI BALOCCHI E MARITOZZI, UN UOMO DA BRUCIARE, INVENTI e TRIANGOLO: tutte belle canzoni, certo alcune strepitose  ma, almeno a parere mio, niente in confronto alla "perfetta" scaletta del secondo LP che, in ordine, allineava  le seguenti canzoni:

"Renato 3"
MANICHINI
POTREBBE ESSERE DIO
NON SPARARE
MADAME
IL CIELO
"Renato 4"
AMICO 
FORTUNA
IL CARROZZONE
PIU' SU

Una scaletta "da brividi", con quelle canzoni che, nel tempo, ho imparato ad amare, ma che esse stesse, protagoniste della mia vita, mi hanno insegnato ad amare, di un amore che possiamo definire "universale" nel senso pieno del termine.
Queste canzoni, che rappresentavano lo "Zero-Pensiero"  avevano dentro, e hanno dentro ancora oggi a più di 40 anni di distanza, tutti gli autentici valori di una Vita, con la V maiuscola.
Canzoni che rimandano ad un mondo "antico" fatto di valori, l'amicizia, l'amore ...  quello che in quegli anni ottanta poteva essere un sogno e che oggi, purtroppo, rimane un'immensa utopia.
Mi tengo stretto questo album, le sue canzoni ... e quella magnifica "parodia finale" della Vita che è narrata nel brano IL CARROZZONE che in questo splendido e indimenticabile live Renato  inizia rivolgendosi al suo pubblico così: 
"Allora, le note le conoscete a memoria. Le parole anche. Vediamo quello che siete capaci di fare ... " e così parte il canto del suo pubblico, il nostro canto, il canto partecipe di tutti quelli che sono stati un po' "sorcini" ... un po' Zero-Folli ... un po' Zero-Matti ... in Un Mondo che adesso andiamo a rimpiangere nei suoi valori, nella sua sostanza ...

Le Parole scritte da Zero per presentare questo disco Raccontano tutto e per sempre resteranno le nostre "ali" di Icaro, perché si possa ancora sognare di Volare ...





(IL CARROZZONE - LIVE - ICARO)






sabato 15 ottobre 2022

IVAN FRANCESCO BALLERINI - RACCONTI DI MARE (LA VIA DELLE SPEZIE)

 


 ⭐⭐⭐⭐⭐

(LONG DIGITAL PLAYING  - 2022)


Giunto qui al suo terzo disco in quattro anni il Cantautore toscano Ivan Francesco Ballerini non finisce più di stupire. 
Dopo lo sfolgorante esordio con l'album CAVALLO PAZZO del 2019 e il successivo ANCORA LIBERO  del 2021 ecco ora questo nuovo  lavoro, RACCONTI DI MARE (LA VIA DELLE SPEZIE),  che, per qualità di scrittura e ricerca nel tappeto sonoro cucito intorno alle liriche,  è senza ombra di dubbio il  migliore dei suoi lavori.
Ballerini mette insieme dodici nuove canzoni e manda così alle stampe un concept album tutto dedicato al mare e all'umanità che gli gira intorno: un disco di splendido Cantautorato Made in Italy che ha dentro forti richiami alla grande tradizione musicale italiana, non lontano, per esempio, dalla "strepitosa" trilogia "marinara" del De Gregori di TITANIC, con echi e rimandi allo stile di cantare che ha reso unico il grande Faber.
In pochi anni Ballerini, classe 1967, ha bruciato le tappe di un percorso artistico che, con RACCONTI DI MARE si può definire "pronto" per le giuste e dovute consacrazione che, spero, i "Mercanti del Tempio" non tarderanno a riconoscergli.
In questa nuova avventura musicale con Ballerini ritroviamo i compagni di avventura dei lavori precedenti, Alberto Checcacci alle chitarre e basso, Alessandro Golini alla viola e al violino,  Alessandro Melani alla batteria, a cui si aggiungono i nuovi venuti, Giancarlo Capo alla chitarra acustica, Stefano Indino alla fisarmonica, Luca Trolli alla batteria, Marco Lazzeri al pianoforte elettrico, Silvio Trotta alla chitarra battente e mandolino, e la splendente voce solista e cori di Lisa Buralli.
Così il tappeto sonoro di questo RACCONTI DI MARE  risulta davvero avvolgente e accompagna le ispirate liriche di Ballerini in maniera eccelsa.
In queste dodici canzoni, come detto,  il mare e i grandi uomini di mare sono gli unici protagonisti: così ecco che dalla penna di Ballerini riemergono figure leggendarie come quelle dei portoghesi VASCO DA GAMA o PERO DA COVILHA, e ancora prendono forma storie ispirate a racconti di Joseph Conrad come quella narrata ne IL TIFONE o ancora in CUORE DI TENEBRA e così via in  lungo viaggio tra LA VIA DELLE SPEZIE, passando per gli ANGOLI DIMENTICATI DELLE VIE DEL MONDO,  fino al suo culmine in quella canzone, IL BAR DEL PORTO dove il tappeto sonoro con la lieve fisarmonica in sottofondo evoca  le "storie delle storie" narrate  da  un "navigatore dei mari" che cela dentro sé stesso tutte quelle "vie delle spezie" che sono certamente delle  rotte esistenti nel mondo del mare ma, ancora di più, nell'anima delle persone.
A chiudere questi racconti di mare una canzone, TRA LE BRACCIA DEL MIO AMORE che inizia con queste liriche: 

 "Ho scelto il mio mestiere, seguendo il mio cuore, vivo in mezzo al mare, dormendo poche ore, questo era il mestiere di mio padre e di mio nonno,  del fratello mio maggiore,  di mio zio di mio bisnonno,  partiamo a notte fonda, salpiamo a mezzanotte,  con il freddo che ti assale e il buio che ti inghiotte. Tornare a sera tardi,  dopo molte ore, per ritrovar lo sguardo, lo sguardo del mio amore, che un poco mi consola e un poco mi ferisce,  ma è il solo sguardo al mondo, che forse mi capisce, che forse mi capisce ... e che pensa un po' a me"

...  liriche che, a me personalmente, al primo ascolto, hanno scaldato il cuore, tanto il cantato di Ballerini aderisce a questa visione poetica del mare e del pescatore. Una Poesia messa in Musica. Un Capolavoro Assoluto che rivisita l'animo del "Pescatore" portandosi non lontano dalla visione poetica che uscì dalla penna di un Signor Cantautore che di nome fa Pierangelo Bertoli.
Giunto alla fine di questo viaggio tra i mari del mondo e i mari dell'anima, riprendo in mano questa trilogia di album di Ballerini e penso che un personaggio così, come è lui,  in grado di prenderti per mano e portarti con smisurata passione dentro le grandi praterie a rincorrere Cavallo Pazzo e  le leggende (dimenticate)  degli indiani d'America, salvo poi aprirti le porte del suo cuore narrando di ciò che è dentro la sua storia personale di uomo per poi farti salpare con lui verso nuove avventure, attraversando mari lontani, beh, è sicuramente un personaggio che si può a ragione e "per brevità" chiamare Artista.
Un applauso, sincero e convinto, anche a chi in Ballerini e nel suo progetto ha creduto dal principio e  fino in fondo sostenendolo e portandolo alle stampe.
RACCONTI DI MARE è uno splendido  esercizio di Stile, è Classe, Pura, quella di Ivan Francesco Ballerini: un Maestro Cantautore.




(IVAN FRANCESCO BALLERINI - TRA LE BRACCIA DEL MIO AMORE)




(IVAN FRANCESCO BALLERINI - AL BAR DEL PORTO) 




















martedì 30 agosto 2022

THE DELINES - THE SEA DRIFT

 


 ⭐⭐⭐⭐⭐

(EL CORTEZ RECORDS - 2021)


Album che rivela la sua romantica bellezza già a partire dalla splendida ed evocativa  copertina, questo THE SEA DRIFT ,  terzo capitolo delle vicende musicali della band americana THE DELINES,  condensa in undici canzoni e 40 minuti un "senso di Musica" che, a mio giudizio,  non ha facili  termini di catalogazione e paragone, passando attraverso un country-soul con sofisticati arrangiamenti che sconfinano in ambito  jazz e portandoci così a viaggiare su un tappeto sonoro pressoché unico nel panorama musicale attuale. 
I testi scritti dal leader della band Willy Vlautin, che  prima ancora di essere un musicista, è un romanziere di gran classe, unitamente alle straordinarie doti vocali di Amy Boone contribuiscono in egual modo al risultato di un disco che è  pressoché perfetto.
Le storie che prendono vita  dalla penna di Vlautin sono storie di malinconica disperazione quotidiana, storie di lamenti e sconfitte, rapine finite male e vite che ristagnano nel fondo del "Sogno Americano", storie di fantasmi che viaggiano verso, appunto, la "deriva del mare" e in questo senso l'evocativa foto ad opera di David Zamora,  che campeggia sulla copertina dell'album che ritrae il luna park marino di Galveston in Texas desolatamente vuoto all'alba di un nuovo giorno,  coglie appieno il senso di una romantica e "splendida" malinconica desolazione che accompagna questo album.


Così passano le storie scritte da Vlautin come fossero tante piccole scenografie da cui trarre sequenze per cortometraggi ad effetto in canzoni come l'iniziale LITTLE EARL, o la successiva KID CODEINE o ancora le     tre  canzoni a mio parere più splendenti dell'album, ALL ALONG THE RIDE,  PAST THE SHADOWS e  SURFERS IN TWILIGHT.
L'ottimo lavoro alla tromba di Cory Gray, che diventa spesso protagonista del tappeto sonoro di questo disco con il culmine nei due pezzi strumentali dell'album LYNETTE'S LAMENT e nella conclusiva THE GULF DRIFT LAMENT,   contribuisce ad innalzare il "tasso tecnico" dell'album che si ascolta e riascolta più volte creando in breve tempo quella "dipendenza" che è propria dei Capolavori: dischi che ascolteresti per l'eternità.
Detto che la band è completata da Sean Oldham alle percussioni e Freddy Trujillo al basso non mi resta che  dirvi che passo ad inserire THE SEA DRIFT dritto in vetta  alla classifica dei miei ascolti personali di questo anno 2022.
Questi Ragazzi, per me che non conoscevo i due precedenti album, sono stati una vera, autentica sorpresa.
Una musica che eleva  in alto i cuori di quelli che hanno dentro quel senso, infinito, di romantica malinconia ...
Deriva per l'Anima.
Capolavoro Assoluto. 




(ALL ALONG THE RIDE - THE DELINES)








sabato 30 luglio 2022

ZUCCHERO - BLUE'S

 



 ⭐⭐⭐⭐⭐

(POLYDOR - 1987)



Quel "Pippo, che cazzo fai !"  urlato a squarciagola  mentre a fatica, con i soci della "Bella Compagnia",  si saliva sino alla vetta dei Corni di Canzo  rappresenta la viva immagine di un disco che, acquistato in vinile pochi giorni nel negozio di dischi "33 GIRI" di Meda,  fu un autentico lampo di luce che arrivò in principio dell'estate 1987.
Giunto qui al suo quarto album  Zucchero "Sugar"  Fornaciari fece il "botto" e questo BLUE'S risultò il disco più venduto dell'anno 1987.
Disco di uno splendente pop-blues questo album  allinea canzoni che sono ormai "classiche" della discografia del Nostro.
Ne ho nel cuore le singole note proprio perché mi rimandano a quell'estate dei miei 16 anni che, certo, fu un'estate felice e spensierata con quelle allegre scampagnate in compagnia accompagnate, appunto, da queste nuove note che allietarono l'inizio di quell'estate ... felice  ... almeno fino alla tragedia che colpì la Valtellina.
La salita a Bormio, quell'anno, fu più dolorosa e complicata e me la ricordo sempre accompagnata da queste note che risultarono alla fine dal sapore dolce e amaro al tempo stesso. Perché i ricordi hanno lo stesso suono ma non sempre lo stesso sentimento.
Canzoni splendenti come CON LE MANI, DUNE MOSSE, SENZA UNA DONNA,  BAMBINO IO BAMBINO TU, HEY MAN, alla già citata PIPPO, a  quella preghiera laica al contrario  SOLO UNA SANA E INCONSAPEVOLE LIBIDINE SALVA IL GIOVANE DALLO STRESS E DALL'AZIONE CATTOLICA sino all'arrabbiata NON TI SOPPORTO PIU' e senza dimenticare quella canzone che più lasciò il segno dentro il libro della mia vita,  HAI SCELTO ME,  canzone che, ancora oggi, mi  prende al cuore per emozione e intensità.
Era l'estate 1987 ...  e dentro questo disco lo sarà per sempre.
Grazie Sugar.



(ZUCCHERO - HAI SCELTO ME)





sabato 25 giugno 2022

AARON RAITIERE - SINGLE WIDE DREAMER

 



 ⭐⭐⭐⭐⭐

(DINNER TIME RECORDS - 2022)


Alla sua "Opera Prima" Aaron Raitiere dal Kentucky  centra il colpo della Vita.
38 minuti di musica  spalmata in 12 Canzoni pressoché  Perfette.
Basta il giro di un semplice e banale ascolto per inserire  SINGLE WIDE DREAMER nella lista degli Album  Essenziali, quelli che bisogna ascoltare almeno una volta nella vita, quelli da mettere nella lista degli intramontabili ...  quelli che dureranno nel tempo perché è certo che queste 12 canzoni dureranno nel tempo.
E se Aaron Raitiere, come nome, non vi dirà nulla, il Grammy vinto con Lady Gaga come autore del testo del brano I'LL NEVER LOVE AGAIN cantato dalla più celebre collega, è tutto lì a dimostrare il "peso specifico" di Aaron. Uno Tosto. 
Brani che toccano le corde giuste come COULD SOUP, DEAR DARLIN',  AT LEAST WE DIDN'T HAVE ANY KINDS, l'iniziale  SINGLE WIDE DREAMER ... e via via  (per non perder tempo)  a citarle tutte che tanto sono tutte canzoni ben sopra la media di quello che sente nel periodo.
Con due Signori alla produzione che rispondono ai nomi di Miranda Lambert e Anderson East (che nell'album suona anche in diversi brani)  il risultato non poteva che essere eccellente.
Le Canzoni di Raitiere parlano delle cose comuni della vita, delle sue esperienze nelle quali, a tratti, ognuno può trovarci un tratto di percorso in comune.
Questo disco,  nel suo svolgersi musicalmente in modo semplice e rilassato, lascia dentro un solco nel quale le liriche di Raitiere gettano il seme che germoglia dentro ogni  attento ascolto.
Musicisti di prim'ordine sono impegnati nella registrazione del disco, da Dave Cobb a Bob Weir ma, realmente, a far la differenza, sono le liriche, tutte quante  composte da Raitiere.
Ed è da tenere a memoria che sì, anche se il disco è registrato in quel di Nashville, Tennessee, le canzoni di questo ragazzo vengono da un luogo che, come quello suo natio, il Kentucky, avrà forse meno appeal ma è decisamente più "sincero" ...
Meno lustrini, insomma, è molta  sostanza.
Siamo a fine luglio ed è presto,  ma al momento avanzo  questa candidatura a disco dell'anno per questo SINGLE WIDE DREAMER.
Disco Splendente.



(Aaron Raitiere - COULD SOUP)




 




venerdì 10 giugno 2022

ALICE - IL VENTO CALDO DELL' ESTATE

 


 ⭐⭐⭐⭐⭐

(EMI  - 1994)

Alle soglie dell'estate 1994 questo cd bussò alla mia porta.
Era l'estate, quella lì, del Mondiale di Calcio Americano:  quello dell'Italia dell'Arrigo e di RobyBaggio.
Era l'estate che consacrò l'unione con la mia compagna di vita. 
Era, insomma,  l'estate che poi non avresti mai più dimenticato.
E il biglietto da visita "musicale" di quell'estate 1994  che sarebbe arrivata come un "ciclone" nella mia vita aveva la suadente voce di Carla Bissi, in arte Alice.
IL VENTO CALDO DELL'ESTATE  era una delle prime compilation di Alice che veniva data alle stampe e allineava nella track-list  16 canzoni strepitose, a dire poco.
Dall'iniziale CHANSON EGOCENTRIQUE partiva un viaggio dentro le composizioni più belle della stessa Alice e poi di  Juri Camisasca,  Franco Battiato, Eugenio Finardi, per citarne alcuni.
Ecco sfilare così LE RAGAZZE DI OSAKA, I TRENI DI TOZEUR, NOMADI, SUMMER ON A SOLITARY BEACH, NOTTE A ROMA,  A COSA PENSANO, PROSPETTIVA NEVSKY ... e altre  per arrivare ai gioielli inarrivabili di PER ELISA e della conclusiva IL VENTO CALDO DELL'ESTATE.
Una cavalcata musicale  stupenda lungo linee sonore a me sempre care, quelle dettate dal  Maestro Siciliano Battiato che con Alice strinse nel tempo un "patto di ferro".
E così quel vento caldo dell'estate si portò appresso una valanga di emozioni e di ricordi  che ovviamente vengono rimandate alla mia memoria da ogni singola nota dell'album.
Musica per l'Anima.




(IL VENTO CALDO DELL'ESTATE - ALICE)




  


domenica 15 maggio 2022

ANCE - ERGONOMIA DOMESTICA

 



 ⭐⭐⭐⭐

(RADICI MUSIC - 2022) 
Classe 1980  il cantautore Andrea Lovito  in arte "Ance"  manda alle stampe in questa primavera 2022 il suo nuovo lavoro discografico ERGONOMIA DOMESTICA  dopo nove anni dal precedente album.
Lucano di origine, ma toscano di adozione, Lovito abbraccia nel suo viaggio musicale un mix di più influenze musicali che trovano tutte quante spazio nelle dieci canzoni che compongono il nuovo lavoro.
Ance  in ERGONOMIA DOMESTICA mette sul piatto testi conditi in egual misura da visioni poetiche della vita sempre però venata da una sarcastica ironia unitamente a riflessioni "ergonomiche"  che rendono preziosamente attuale il suo pensiero.
La direzione artistica di ERGONOMIA DOMESTICA è affidata al "Maestro"  Gianfilippo Boni che, da sempre, è una Assoluta  Garanzia; lo stesso Boni presta all'opera di Ance anche tutta la sua perizia alle tastiere che si modellano sulla forma delle canzoni di Lovito passando dal blues al jazz, passando per una spruzzatina di funk & swing ma, c'è da dire, gli stili sono un limite all'offerta musicale di Ance che è davvero a 360 gradi.
A completare la squadra schierata da Ance  ci sono Fabrizio Morganti alla batteria, Lorenzo Forti al basso, Giuseppe Scarpato alle chitarre, Claudio Giovagnoli al sax e la cantautrice Silvia Conti impegnata ai cori.
Al termine di diversi ripetuti ascolti posso scegliere,  tra queste "canzoni Ergonomiche", quelle che  nel mio particolare giudizio, brillano di più e che sono: ECCOTI  splendido affresco sul mistero della nascita,  la poetica HAI BISOGNO,  la profonda  riflessione esistenziale vergata da Ance nelle pieghe del brano L'UOMO NON E' SAPIENS con chitarre in primo piano mentre il mio brano preferito in assoluto è NIENTE CAMBIA  INVANO.
Ma è comunque tutto il disco a "funzionare" alla grande, come testimoniano  pezzi comunque molto validi come DANNATO BLUES, o la splendida riflessione "pandemica" di CHIUSO IN CASA o ancora la  ballata in stile funky ANCHE SE, così come L'IDEALE, TUTTI QUANTI ABBIAM DA VIVERE, e come la canzone che titola la raccolta, ERGONOMIA DOMESTICA che ha un tappeto sonoro infuocato da chitarre sempre più roventi.
Alla resa dei conti devo confessare che Ance, con le sue canzoni "Ergonomiche", mi ha decisamente colpito: cantautore atipico che abbraccia più stili musicali vestendo le sue creature con abiti sempre diversi spiazzando l'ascoltatore ma lasciando dentro una traccia "tangibile" del suo pensiero.
Applausi.





(ANCE - ERGONOMIA DOMESTICA)











domenica 27 febbraio 2022

FRANCESCO DE GREGORI - TERRA DI NESSUNO



 ⭐⭐⭐⭐⭐

(CBS  - 1987)

 
Dai solchi del  vinile che mio fratello faceva suonare  a ripetizione nella nostra cameretta sul finire di quel 1987 le storie di questa TERRA DI NESSUNO,  decimo album in studio di  Francesco De Gregori,  entrarono lentamente nel mio animo musicale per restarci per tutto il resto del viaggio.
Disco considerato "minore" nell'ambito della ricca discografia di De Gregori TERRA DI NESSUNO valse al suo autore la targa Tenco come album dell'anno nell'edizione del 1988.
Storie di splendida umanità che si dipanano nei volti di uomini, tra viaggiatori persi, e diseredati, abitanti, appunto, di quelle terre che non sono di nessuno, con queste  liriche il "Principe" raccontò dei MATTI con una poetica davvero al di sopra di ogni retorica, del PILOTA DI GUERRA  ispirato dai libri e dalle vicende umane di Antoine De Saint-Exupéry, di una MIMI' SARA che fa subito pensare a Mia Martini e di altre storie legate a vicende di uomini semplici, storie ben radicate in questa terra desolata, come in PANE E CASTAGNE.
L'iniziale IL CANTO DELLE SIRENE è una di quelle canzoni che resta subito in mente nel giro di pochi ascolti e funge da bussola per  tutti le anime disperse che popolano questo disco.
Dopo qualche ascolto restano impresse anche  le liriche e la musicalità di pezzi come CAPATAZ, SPALLE LARGHE, NERO e VECCHIA VALIGIA.
Questo album fu anche il primo registrato da De Gregori  per la CBS dopo i 13 anni di sodalizio con la RCA.
Come tutti quei preziosi ascolti che cullarono la mia adolescenza, anche TERRA DI NESSUNO, ha trovato un posto dove stare nel mio "cuore" Musicale ... con le sue storie, i suoi personaggi ... apparentemente dispersi,  nel tempo ...  "oltre le nuvole".
Album Magistrale.


(FRANCESCO DE GREGORI - PILOTA DI GUERRA)



(FRANCESCO DE GREGORI - I MATTI)