⭐⭐⭐⭐
(REPRISE - 1968)
Figlio dell'epopea Folk del Greenwich Village David Blue (vero nome David Cohen) era un cantautore dotato di una visione poetica delle cose della vita che lo accomuna ai grandi dell'epoca: Dylan, su tutti, ne influenzò le prime opere discografiche. In questo suo secondo album THESE 23 DAYS IN SEPTEMBER trovano posto alcuni gioielli assoluti come la canzone che titola l'album, la toccante THE SAILOR'S LAMENT, la filastrocca SLOW AN EASY, la poetica YOU WILL COME BACK AGAIN e quella THE GRAND HOTEL che, apparsa già nel suo primo disco, viene qui riproposta in tutta altra veste.
Un'artista, David Blue, che morto giovanissimo vive nella poesia di queste sue canzoni che sono perle senza tempo.
Recensione tratta da IL TONNUTO 78 - Novembre 2007
di Rho Mauro
Venticinque anni fa esatti, il 2 dicembre del 1982, mentre
consuma la sua oretta quotidiana di jogging in Central Park a New York un
attacco cardiaco stronca la vita di David Cohen. La morte si porta così via, a
soli 41 anni, uno dei più ispirati (e purtroppo meno noti) cantautori americani. David Cohen, meglio
noto come David Blue è stato, infatti, uno dei grandi protagonisti dell’epoca
del folk statunitense. L’epoca d’oro della musica folk, quella del Greenwich
Village, quella che ha avuto come portabandiera Bob Dylan e che ha influenzato,
negli anni, un numero incredibile di artisti. Newyorkese di nascita David Cohen
potè così facilmente entrare in contatto
con tutto il sottobosco di cantautori che, all’epoca, animavano le serate nel
Village. Le frequentazioni di artisti del calibro del già citato Dylan, ma
anche di Eric Andersen, Tom Paxton, Fred Neil e altri, contribuì alla
formazione musicale di Cohen il quale intraprese il cammino del
singersongwriter con un album, l’omonimo DAVID BLUE. Era l’anno 1966 e l’album
ottenne subito positivi riscontri facendo intravedere le notevoli qualità
artistiche proprie del nostro. Nel 1968
la seconda prova discografica con l’album THESE 23 DAYS IN SEPTEMBER. Un disco
magnifico, con nove canzoni che sono delle autentiche perle. Tra queste
l’emozionante THE SAILOR’S LAMENT, una composizione struggente, malinconica,
dalla quale traspare tutta quanta l’essenza dell’arte tipica del cantautore.
David Cohen “Blue” è uno di quegli artisti che vale veramente la pena scoprire
(o riscoprire).
(DAVID BLUE - THESE 23 DAYS IN SEPTEMBER)
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