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(EMI - 1994)
"Dove pensate che mi debba far seppellire ?" ci chiedeva Giuni serena, sbriciolando un grissino.
"In Sicilia no, non ho più niente a che fare laggù. (...) Quasi quasi chiedo a madre Emanuela se mi prendono al cimitero delle Carmelitane Scalze..."
E noi, con la stessa tranquillità divertita (...) "Ma và ! Non sei mica una suora."
Invece dopo un anno, dovevamo scoprire che le monache l'avevano accolta a braccia aperte, come una loro conosorella, perchè, come dirà madre Emanuela durante il funerale, richiamando una etimologia alternativa della parola, Giuni in realtà era stata una vera carmelitana ossia una persona che col canto (carmen) aveva rallegrato (laetato) gli animi di tuti i fratelli."
(Brano tratto dal libro di Bianca Pitzorno GIUNI RUSSO - DA UN'ESTATE AL MARE AL CARMELO DI ECHT)
La parabola artistica di Giuno Russo, dopo il grande successo ottenuto con i "classici estivi", da UN'ESTATE AL MARE ad ALGHERO, ad un certo punto si incrocia, a cavallo tra il 1993 e il 1994, con storie di santi come Sant'Ignazio di Loyla, e via via altri che ne accesero la curiosità per il mondo delle Sacre Scritture.
Proprio dalla lettura di un brano tratto dal libro conosciuto come Eclesiastico (o Siracide) nacque il testo della canzone LA SPOSA che è tra le più belle liriche composte dal duo Giuni Russo - Maria Antonietta Sisini in collaborazione con Davide Tortorella.
In questo album del 1994 titolato SE FOSSI PIU' SIMPATICA SAREI MENO ANTIPATICA e che contiene il brano LA SPOSA vi è un altro brano che, ispirato dalla storia di San Giovanni della Croce , collaboratore di Teresa d'Avila sarà il "sigillo" dell'esistenza di Giuni: LA SUA FIGURA.
E proprio le due canzoni sopra citate sono la forza di questo album che ha inoltre la particolarità di presentare l'unico brano cantato da Giuni nel dialetto della sua natia Sicilia: STRADE PARALLELE canzone che la vede duettare con l'amico "siciliano" che, da sempre, ne segue (a più riprese partecipe) la vicenda artistica, il Maestro Franco Battiato.
La canzone che titola il disco e che lo apre, è una divertente filastrocca incentrata su una poesia di Ettore Petrolini dal titolo FORTUNELLO.
In NIENTE SENZA DI TE i riferimenti autobiografici rimandano all'infanzia trascorsa sullo scenario di una Sicilia che è, per molti versi, la stessa che ha nel cuore e nei versi il Maestro Battiato mentre nella canzone IL VENTO FOLLE vi sono versi tratti da "Prima dell'alba" dello scrittore francese Henri Thomasson.
In DIO IN ESILIO Giuni Russo riflette sulla fragilità della virtù dell'esistenza mentre in ONDE LEGGERE il richiamo è forte al mare elemento che, tra la natia Sicilia e l'adottiva Sardegna, ha da sempre "delimitato" il mondo dell'artista.
OCEANO D'AMORE è una sorta di "preghiera" laica che è stata ispirata da una xilografia di Gabriele Mandel.
La forza di questo album, che ristampato in vinile nel corso del 2019 ha fatto registrare un ottimo volume di vendite, sta nella potenza "mistica" delle liriche che unite alla ben nota virtuosità vocale dell'artista siciliana traccia un percorso d'ascolto estremamente emozionante.
(GIUNI RUSSO - LA SUA FIGURA)
(GIUNI RUSSO - LA SPOSA)
(GIUNI RUSSO feat FRANCO BATTIATO - STRADE PARALLELE)
(GIUNI RUSSO - OCEANO D'AMORE)
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