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sabato 30 ottobre 2021

TIM GRIMM - GONE

 


⭐⭐⭐⭐⭐

(APPALOOSA RECORDS - 2021)


A certificare le 5 stelle che accompagnano le mie note su questo ultimo disco del cantautore dell'Indiana Tim Grimm basterebbero anche solo due delle nove canzoni che lo compongono.
GONE,  canzone che ha lanciato il disco e che  titola anche la raccolta,  è stata nominata canzone dell'anno agli "International Folk Alliance Awards", ed è una toccante e deliziosa canzone che narra della "perdita"; dedicata alla memoria di John Prine,  porta dentro tutta la poesia e la straordinaria empatia e umanità che questo cantautore riesce a trasmettere in pochi versi con la sua voce calda e avvolgente che presto diventa familiare e ammalia senza via di scampo.
Ma è con il brano JOSEPH CROSS che Grimm ha attirato la mia attenzione e ha guadagnato  tutta  la mia stima: canzone del compianto cantautore texano  Eric Taylor che qui in zona abbiamo avuto la fortuna di vedere all'opera in diverse occasioni,  Tim Grimm coinvolge nella sua versione la vedova di Taylor, Susan ai cori, e chiama alla chitarra elettrica  Marco Python Fecchio che, con Taylor,  ha condiviso palco e registrazioni in passato e che contribuisce a rendere "prezioso" il tappeto sonoro di questa ballata.
Basterebbero queste due canzoni a consacrare questo disco che, per dirla tutta, ha dentro sin dall'inziale DREAM, passando per l'ecologica 25 TREES, sonorità splendide che ben si adattano alle liriche che Grimm compone narrando storie di vita dell'uomo comune osservandolo da un punto di vista privilegiato: quello del cuore.
Passano gli anni e, sempre meno, mi sembra di poter capire, avrò la fortuna di imbattermi in cantautori di questa "stoffa".
Gente che sa ancora andare a toccare le corde dell'anima e scaldando il cuore, magari ricordando amici che non ci sono più, con una classe ed una eleganza che (anche quella) è merce rara.
Ode a Grimm. 
Cantautore nel senso Puro del termine.



(TIM GRIMM - JOSEPH CROSS)







PAOLO ERCOLI - WHY NOT

 


⭐⭐⭐⭐⭐

(APPALOOSA RECORDS - 2021)

La prima volta che sentii nominare  Paolo Ercoli  fu una sera di molti, moltissimi, anni addietro.
Prima ancora che Paolo iniziasse la sua lunga serie di  collaborazioni con gli amici di Pomodori Music & Andrea Parodi.
A farmi il suo nome ed a decantare le lodi sulla sua "arte" con il dobro fu l'amico Enrico.
E se è vero, come è vero,  che l'amico Enrico è certamente di parte, essendo cognato dello stesso Ercoli, è anche vero che Enrico è sempre stato un fine intenditore di musica e, pertanto, la sua parola per me non è mai stata in discussione.
Ricordo anche, per certo, di aver consigliato a Enrico di mandare Paolo qualche sera da Carlo, all'Una&trentacinquecirca a Cantù,  per portarlo ad incontrare tutto quel mondo di musicisti e cantanti che facevano capo alla Pomodori Music di  Parodi.
Ora, a distanza di anni, da quella sera in cui lo sentii nominare per la prima volta, il nome di Paolo Ercoli è in bella evidenza sulla copertina del primo disco uscito a suo nome.
WHY NOT è un disco italiano ma, a sentirlo senza aver visto confezione e booklet,  si potrebbe per certo intenderlo come un disco di Musica Americana al cento per cento, a partire dalla dedica che apre il booklet vergata dalla mano dell'americano Jerry Douglas che è una leggenda vivente del dobro e che, proprio in questo anno di grazia 2021 ha messo in piedi un grande progetto musicale con  John Hiatt, uno tra i più amati tra i  "nostri tonnuti".
Il buon viatico indicato da Douglas, che fu colui che iniziò Ercoli al dobro,  e che in WHY NOT presta la sua arte nel brano NARDIS   ci porta dentro un mondo musicale  veramente straordinario e avvincente nel quale oltre ai fidi compagni di viaggio del "Paolo Ercoli Trio" ossia Rino Garzia al basso e Gino Carravieri alla batteria troviamo collaborazioni di tutto rispetto, da Scarlett Rivera al violino in THE BALLAD OF TOMMY DIXON a Luke  Bulla al violino in WRONG SIDE OF THE OCEAN a Billy Cardine, altro virtuoso del dobro che è ospite in un paio di canzoni del disco...  e  l'elenco degli ospiti venuti a festeggiare questi primi 30 anni di attività musicale di Ercoli è ancora lungo per un totale di ben 32 artisti ... con la chicca di una canzoni a più voci, SOMEDAY WE WILL che raccoglie gran parte di questi amici ... 
Alla fine dei conti, terminato l'ascolto di questo album, è chiaro che gli amici che hanno contribuito alla realizzazione artistica di WHY NOT hanno tributato un giusto omaggio a Paolo Ercoli che, con coraggio, ha portato avanti un discorso musicale coerente con le sue idee che, in Italia, è davvero un "pezzo unico".
Un disco Raro.





(Paolo Ercoli - SOMEDAY WE WILL)