⭐⭐⭐⭐⭐
(INCIPIT RECORDS - 2023)
Francesco Baccini di frecce al suo arco ne ha una miriade.
Tante, almeno quante, sono le sue canzoni, composte in questi trentaquattro anni di carriera.
In questo anno di Grazia 2023, a distanza di sei anni dal suo ultimo lavoro in studio, CHEWING GUM BLUES registrato con Sergio Caputo sul finire del 2017 sotto la "bandiera" di "The Swing Brothers", Baccini ritorna in studio di registrazione e, piano e voce, manda alle stampe questo ARCHI E FRECCE che è uno di quei dischi da 5 stelle, confermato 5, che per brevità puoi chiamare CAPOLAVORO.
Baccini ha colto dal suo song-book 15 canzoni tra le più belle, le ha spogliate della loro veste originaria e, grazie allo splendido lavoro in fase di arrangiamento a cura di Michele Cusato, unitamente al quartetto d'archi tutto al femminile "ALTER ECHO STRING QUARTET", le ha rivestite di nuovo donando, così, ad esse una nuova vita.
Seguo Francesco Baccini da quel lontano 1990 nel corso del quale il cantautore diede alle stampe quel magistrale album dal titolo IL PIANOFORTE NON E' IL MIO FORTE.
Andai, a quel punto, a recuperare anche il suo primo lavoro, datato 1989, CARTOONS e subito nacque questo amore sincero per le canzoni "dolci-amare" di Baccini.
Canzoni dal forte impatto emotivo e che, anche negli episodi più scanzonati, regalano sempre più di uno spunto di riflessione.
E poi, particolare di primaria importanza ... Baccini era, in quel tempo lì, il portiere della Nazionale dei Cantanti, e mai spirito più affine al mio si potrebbe trovare nelle parole canzoni e portiere.
Anni addietro ho dedicato un post al "Baccini - Portiere" che potete andare a leggere qui, se avete voglia: http://allafinedelprimotempo.blogspot.com/2015/05/francesco-baccini-il-portiere-cantautore.html e l'ho segnalato al mio grande amico spagnolo Javier Sanz che, da quel di Madrid, ha inserito Francesco nel suo libro ELOGIO DEL GUARDAMETA che il quotidiano El Pais, dalle sue pagine nel luglio del 2021, ha osannato come libro capolavoro dedicato ai portieri di tutto il mondo e di ogni epoca.
Dopo l'esordio del 1989 con la Targa Tenco vinta come miglior opera prima per l'album CARTOONS arrivarono per Baccini anni d'oro: quelli delle copertine su Sorrisi e Canzoni Tv tra le quali, memorabili, in particolare, quelle in occasione dell'uscita di NOMI E COGNOMI della primavera 1992 o, ancor più quella dell'autunno 1999 in tandem con Bobo Vieri all'epoca del video di BALLATA DI UN RAGAZZO QUALUNQUE dall'album NOSTRA SIGNORA DEGLI AUTOGRILL.
Vi è sempre stata coerenza nella penna di Baccini e, se da un lato ciò ne ha sempre decretato l'assoluta onestà intellettuale, dall'altro lato, ne ha fatto un personaggio scomodo, come quello che, additando i difetti di molti, si crea molti nemici.
E così, col tempo, una sorta di "ostracismo" nostrano, l'ha sempre più relegato nel "limbo" di quelli "scomodi", che, proprio perché non le mandano a dire, beh. è meglio non starli ad ascoltare.
Sono passati gli anni e, oggi, nel pieno della primavera 2023 le canzoni del nostro "SuperBacc" sono rifiorite in queste spettacolari registrazioni e aspettano solo che orecchie attente e cuori pronti le lascino scorrere dentro di sé,
ARCHI E FRECCE si compone di 19 tracce: oltre alle 15 canzoni delle quali accennavo sopra, ci sono due strumentali, a cura delle ALTER ECHO, INTRO e OUTRO, in apertura e chiusura del disco e due inediti assoluti composti da Baccini per l'occasione, L'EQUILIBRISTA e IL SIGNORE DELLA NOTTE.
La Track-list completa dell'album è la seguente:
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Per chi, come il sottoscritto, ha tutti quanti gli album di Baccini nel proprio "bagaglio musicale" di base, non serve dire che queste canzoni, (tra le migliori del "nostro") vestite di nuovo, suonano oggi ancora meglio che nella versione originale dell'allora, cioè di quel Bel Tempo che Fu, ivi comprese quelle super-hit, come LE DONNE DI MODENA (per dirne una) che nella nuova versione suonano splendenti come mai.
Sarebbe bello trovare queste canzoni nelle playlist di qualche giovane e nuovo fans, perché, davvero, queste canzoni suonano "senza tempo", trattando di argomenti che, per mezzo delle righe vergate dalla penna di Baccini raccontano della vita, di tutti noi, di Genova e del Maestro Faber, degli Eroi (Pantani ne LA FUGA) e così via facendosi voce di un modo di "sentire" le cose della vita che è proprio del Cantautore.
Nota di merito assoluto per queste registrazioni vanno accreditate a Michele Cusato che oltre a curare gli arrangiamenti del disco ne ha, in proprio, suonato le chitarre.
Di Marta Taddei (primo violino), Noemi Kamaras (secondo violino), Roberta Ardito (viola), e Rachele Rebaudengo (violoncello) ossia le splendide componenti dell'ALTER ECHO STRING QUARTET valga, come biglietto da visita, la lista di "celebri" collaborazioni che partendo dai Pooh, proseguono con Bocelli, Sting, De Gregori, Baustelle, PFM e via via molti altri in una lista che è giusto lì per intendere che queste ragazze hanno perizia e capacità ben oltre la norma e delle quali potete trovare ogni informazioni sul loro sito https://www.alterecho.net/.
In conclusione devo ammettere di aver ascoltato le canzoni, oggetto di questa recensione, dalla piattaforma di Spotify, nel mentre sono in attesa di vedermi consegnato il mio amato supporto fisico che è in arrivo nei prossimi giorni perché per me, personalmente, vale sempre, anche in questo caso, quella regola d'oro per cui, per certe opere occorre dire ... "BUY, DON'T SPOTIFY".
L'ascolto di ARCHI E FRECCE, per me, è stata una sorta di reunion con un pezzo di quello che Chris Claremont, nell'ormai lontanissimo 1981, (sceneggiando il fumetto americano degli X-MEN) definì "giorni di un futuro passato" per intendere che sì, sono canzoni che arrivano da un lontano passato, ma che erano già "futuro" in quei giorni di allora ...
Grande Bacc.
Un Gigante della Musica D'Autore Made in Italy.
Sempre.
(FRANCESCO BACCINI - L'EQUILIBRISTA)
(FRANCESCO BACCINI - UNA NOTTE DI NEVE)
(FRANCESCO BACCINI - IN FUGA)
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