⭐⭐⭐⭐⭐
(APPALOOSA RECORDS - 2021)
Ode all'Amico Andrea Parodi.
La presente non è una "recensione" del disco dell'Amico Andrea, Lavoro che, nella sua Splendente e Adamantica Bellezza, non ha la minima necessità di vedere aggiungere altre righe a quelle (altrettanto splendide) che in questi giorni ho potuto leggere sulla stampa più diversa (BUSCADERO in testa): piuttosto, quella che vado a recensire, è la storia del legame di amicizia tra il TONNUTO e Parodi.
La lunga strada che è immortalata sulla copertina di ZABALA parte, nella mia visione delle cose, una sera del dicembre dell'anno 2001 quando, nello storico negozio di dischi Music Maker di Cantù, comprai la mia copia de LE PISCINE DI FECCHIO, disco di esordio di Parodi.
La ricordo bene quella sera.
Partendo da lì entrai in contatto con il "Mondo Musicale" di questo ragazzo di Cantù.
Passarono alcuni anni e poi, finalmente, in una sera di luglio dell'estate 2004, al Parco del Bersagliere a Cantù incontrai per la prima volta di persona Andrea e mi feci autografare il suo primo album.
Da quella sera in poi Parodi è diventato una sorta di "bussola musicale" per noi de IL TONNUTO.
Grazie alla sua passione per la musica e alla sua straordinaria empatia il ragazzo di Cantù ci portò dentro un mondo di musicisti fantastici che non conoscevamo ma che, col tempo, abbiamo imparato ad amare.
La lista dei concerti organizzati da Andrea e che abbiamo seguito negli anni è talmente lunga che occorrerebbe una guida telefonica.
Con l'amico Faz lo portammo anche a Cabiate nell'ambito di uno dei nostri tre TONNUTO HOUSE CONCERT che, a pensarci bene, senza di lui non avremmo neanche immaginato di poter organizzare dato che anche i protagonisti degli altri due concerti, Max Larocca e Stefano Barotti, entrarono nel "mondo" Tonnuto introdotti da Andrea.
Con lo scorrere degli anni e delle cose della vita ho visto questo ragazzo crescere come persona e come artista, come promoter e come agitatore culturale.
Ho sempre in mente quando una amica che venne a vederlo suonare qui da noi all'Oratorio a Cabiate nell'House Concert che organizzammo mi disse che veniva a sentirlo perché aveva avuto occasione di conoscerne il padre, Elio, nell'ambito del lavoro a scuola e, mi disse, avendo una grandissima considerazione del padre, voleva conoscere il figlio: quella frase mi colpì molto ma rendeva esattamente il merito ad un uomo che aveva evidentemente cresciuto il ragazzo a sua immagine e somiglianza.
E ora che il padre è lui, Andrea, penso che saprà trasmettere, ai suoi bambini, gli insegnamenti di nonno Elio.
La lunga strada partita da Cantù, dicembre 2001, è passata per questo 6 maggio 2021, data del compleanno mio e di Andrea nati entrambi lo stesso giorno, e data di uscita di questo ZABALA, disco che ha dentro splendide canzoni e altrettanto splendide collaborazioni, frutto di un lavoro durato anni e risultato chiaro di una profonda stima che lega tutti i vari artisti presenti ad Andrea: una stima che il nostro amico si è guadagnato nel tempo con la forza della coerenza e con l'ostinazione di chi sa esattamente quale è la sua via nel percorso della vita.
Quando nel tuo disco hai l'onore di avere come ospiti un Premio Oscar (Ryan Bingham) e una donna leggendaria che ha fatto da spalla a Bob Dylan nell'epoca d'oro del Rolling Thunder Revue (la violista Scarlet Rivera) significa che il tuo "discorso artistico" ha un senso preciso ma, prima ancora, significa che, queste persone ti stimano che poi, a bene vedere, è forse la cosa più importante.
Sempre Viva l'amico Andrea Parodi ... e che la lunga strada di Zabala ci porti ancora e sempre tanta Musica, tanta Gioia, e tanti amici sopra e sotto il palco.
Sempre.
(Un giovane Parodi con i Tonnuti)
(ANDREA PARODI - I PIANI DEL SIGNORE)
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