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domenica 17 gennaio 2021

BEN BEDFORD - THE PILOT AND THE FLYING MACHINE

 


⭐⭐⭐⭐⭐

(C.S.C. 2016)


Il "volo" con il quale il cantautore dell'Illinois Ben Bedford ci porta dentro le storie di questa sua quarta prova discografica, titolata THE PILOT AND THE FLYING MACHINE e uscita nella primavera del  2016,  parte da Springfield, dalle sculture dell'artista Michael  Dunbar, e finisce per abbracciare l'eternità.
Sospesi sopra un tappeto sonoro che, mai come in questa occasione, possiamo definire unico Bedford ci regala la sua visione delle "dinamiche celesti" e, vi posso assicurare, queste riflessioni del cantautore americano sono un concentrato di spendente e poetica "filosofia" della vita.
Undici canzoni, cinquanta minuti, di Musica Pura e di una Classe Superiore.
Bedford ha registrato questo disco in quattro giorni, tra il 4 e l'8 di gennaio del 2016 all'interno della chiesa metodista di Douglas Avenue sempre in quel di Springfield, Illinois: questo luogo, e le dinamiche celesti che si muovono dentro il suono amplificato dagli spazi infiniti di questa chiesa rende il suono di questo album molto particolare.
Con Bedford impegnato con sempre grande maestria alla chitarra e alla voce ci sono Diedrick van Wassenear al violino, Ethan Jodziewicz al contrabbasso e la moglie, Kari Bedford ai cori.
Questa particolare formazione, unitamente all'insolita location, regalano al tappeto sonoro di tutto il disco un suono che, come detto, è molto particolare, un suono di "Puro Folk & Americana" che lascia spazio a echi lontani di Musica da Camera, un suono che posso definire travolgente.
E poi ci sono le liriche, le storie, quelle stupende riflessioni tra il poetico e il filosofico che la penna di Ben Bedford ha dentro nel suo dna e che fanno di lui uno dei più grandi  Singer-songwriter di questa epoca.
Splendono così di luce propria le canzoni che poi  costituicono cuore pulsante del viaggio dentro il quale ci si trova mettendosi all'ascolto di questo disco, sin dall'iniziale  THE PILOT AND THE FLYING MACHINE (PART 1) canzone che titola il disco e che, divisa in due parti, ha dentro proprio le "regole delle dinamiche del volo ... le dinamiche celesti",  per passare alla narrazione di viaggi veri e propri, come quello narrato in THE VOYAGE  OF JOHN AND EMMA, la storia  dei bis bisnonni del cantautore che lasciarono l'Inghilterra per gli Stati Uniti, oppure del viaggio interiore proposto in HIGH AND LOW, nella traversata tra Nebraska, partendo da Omaha fino in  Iowa citando la malinconica melodia di Rex's Blues del Grande Towens Van Zandt che è poi una delle stelle polari che muove queste dinamiche celesti narrata in LETTERS FROM THE HEART, oppure ancora nel pezzo strumentale ORRERY che rimanda ad un modello di meccanica di volo  legata al sistema solare, o nella "dolorosa" BLOOD ON MISSOURI  che rivisita tragici fatti di cronaca che ripropongono il tema dell'odio razziale, o ancora in canzoni come SCIOTO che è una ricognizione in volo sopra l'ominimo fiume in un viaggio in Ohio con la tribù degli Shawnee come testimone del tempo sino alla conclusiva LONG BLUE HILLS dove il viaggio si declina nell'amore sospeso tra le parole non dette e queste bellissimi colline blu.
Alla fine di  questo viaggio che Ben Bedford mi ha fatto fare sulla sua "macchina volante"  mi rendo conto davvero della fortuna che ho avuto ad incrociare la mia "strada musicale" con quella di questo fantastico Cantautore, che, andandolo a  paragonare ad un personaggio "storico", avvicinerei in mariera totale a quello Splendido "Astronomo" di cui narrò un giorno  Gibran Kahlil Gibran ... un personaggio in grado di leggere nell'animo delle persone e di raccontare quello che ha visto.
Straordinario.







(BEN BEDFORD - THE PILOT AND THE FLYING MACHINE)












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