⭐⭐⭐⭐⭐
(Blue Arrow Records - 2023)
«Ho sempre voluto scrivere un disco dove tutto accade d’estate e credo che questo lo sia.Per quanto posso ricordare, per la più parte della mia infanzia mi sono sentito un orfano. Non che lo fossi, ma mi sembrava proprio di esserlo. Eravamo solo io e la radio. La radio era tutto ciò di cui avevo bisogno. Mi ha insegnato praticamente tutto quello che mi serviva sapere: come pensare, come sentire, come ballare, lavorare e amare.».
Jesse DeNatale
Questa dichiarazione di intenti rappresenta il motto al quale il cantautore americano Jesse DeNatale si è ispirato per comporre le dieci splendide canzoni che compongono il suo ultimo disco THE HANDS OF TIME.
Un disco di strabordante bellezza.
Un disco solare.
Un disco stellare.
Non conoscevo DeNatale e devo ringraziare, col cuore, la mia amica Irene Sparacello che mi ha introdotto alla musica di Jesse.
Sono bastati pochi ascolti per farlo entrare, di diritto, nella lista dei miei preferiti.
DeNatale è un Cantautore davvero strepitoso, un essere umano "speciale", un Illuminato, in grado di tratteggiare, nel giro di pochi versi e qualche nota, un mondo decisamente migliore che si apre a tutti quelli che, avranno la fortuna di avvicinarsi al suo verbo.
Ispirato dalla bello e dal brutto che ci circonda in ogni attimo della nostra vita Jesse DeNatale, con una semplicità disarmante, tratteggia nei suoi versi il "senso della vita", molto profondo, molto umano, molto "nostro" che, si può capire, sia stato affinato con lo scorrere del tempo.
Di questo album è splendido tutto, partendo dalla solare copertina, con quella giostra, "le catene" anche detta (più volgarmente) "calci-in-culo" che in un contesto assolato richiama proprio quel tempo della nostra gioventù, l'estate, quel tempo che da sempre è stato deputato a momento in cui "...se deve accadere ... accadrà in estate" .
Sin dall'iniziale RIGHT BEFORE MY EYES la poetica visione di DeNatale si apre come un fiore ai nostri occhi, la voce dolce e pacata di Jesse si accompagna alla sua chitarra e al suo piano con l'ottimo lavoro di Nino Moschella (che ha co-prodotto il disco con Jesse) alle percussioni e di Alise Rose al violino.
Molto bello il viaggio metaforico che Jesse ha tratteggiato in SWEET ARRIVAL, mentre in WHERE I AM ci sono ricordi di diversi momenti del passato con la radio (molto amata da Jesse) che in sottofondo segna anch'essa lo scorrere del tempo, con l'ottimo lavoro di Tom Heyman alla chitarra elettrica e Paul Olguin al basso.
In THE HAT SHOP c'è il ricordo di un vecchio amico scomparso ma è in LOVE IS che ho trovato una perfetta coincidenza "astrale" tra quanto cantato da DeNatale e la mia personale vicenda umana là dove andai a suggellare la mia vita sentimentale con quella ragazza che oggi è mia moglie nel lontano luglio 1994, sì, proprio in estate ... "And out of everything that you ever do / This is what will make you shine / Finding the one who undestrands / There in the summertime". Così quando ho udito questi versi, nel contesto di questa canzone, di questo disco, ho capito che Jesse DeNatale è un mio "fratello" nel senso più letterale del termine. Un Uomo illuminato che riesce a illuminare con i suoi versi la nostra via.
STREETS OF SORROWS tratteggia a tinte fosche un mondo, il nostro, quello contemporaneo dove il dolore ci accompagna in ogni dove, ma anche lì, in fondo alla disperazione e alle lacrime c'è un orizzonte d'estate, di sole.
DeNatale prende posizione contro il proliferare delle armi e delle conseguenti frequenti stragi che sono un autentico flagello negli Usa con la canzone STOP THIS WORLD.
Il rapporto con il tempo che passa e quello che lascia, e quello che porta via, i ricordi, il potere della memoria, è tutto dentro THE HANDS OF TIME, una canzone che, letteralmente, si lascia "stringere tra le mani". Magica Poesia.
Nel dolore del trovarsi al capezzale di un familiare giunto alla fine del suo cammino terreno Jesse DeNatale ha tratto ispirazione per la canzone STATION MASTER pura "Poesia" messa in musica nella quale l'allegoria del treno che passa e del saluto al capostazione mettono la parola fine al viaggio terreno ma lasciano aperta la via per la destinazione finale.
La chiusura dell'album è affidata alla splendida LATE SEPTEMBER che si avvale del maiuscolo contributo dei The Zemlinsky Quartet per creare un tappeto sonoro strepitoso. DeNatale arrivato alla fine del "viaggio" estivo raccoglie tutti i ricordi del "bel tempo passato" e salendo sulla "collina" della vita arriva a contemplare una grande luce e la abbraccia diventandone parte e fluttuando nel cielo come una cosa sola come quell'atto che descrisse bene John Gillespie Magee Jr. nella sua poesia IL VOLO "(...) e percorrendo spazi inviolati di paradiso / la mano ho messo fuori / e di Dio ho sfiorato il viso".
Così, giunto alla fine di questo disco, lo si può a ragion veduta, e senza tema di smentita, definire un autentico capolavoro.
Jesse DeNatale è sicuramente dotato di una sensibilità superiore alla norma e tale da renderlo un vero e proprio Dottore dell'Anima.
Una persona che narra le cose della vita, in maniera semplice, ma mai banale.
Abbiamo bisogno di questa musica, di questo uomo, di questa luce perché davvero ci dona una prospettiva diversa, migliore, ci riporta in ogni istante a quel tempo lì, essenziale per ognuno di noi: il tempo dell'estate.
Che Dio ti benedica Jesse DeNatale.
(JESSE DENATALE - RIGHT BEFORE MY EYES)
(JESSE DENATALE - THE HANDS OF TIME)
(JESSE DENATALE - LATE SEPTEMBER)
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