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sabato 12 aprile 2025

LUCIO CORSI - VOLEVO ESSERE UN DURO

 


⭐⭐⭐⭐⭐

(SUGAR MUSIC - 2025)


Uno splendore.

Lucio Corsi è un Cantautore Vero, un Cantore Sincero, un narratore di storie semplici ma per nulla banali, immediate e per nulla scontate e questo suo VOLEVO ESSERE UN DURO è un grande disco, un disco splendente.

Titolare di una carriera che vedeva già all'attivo tre dischi, usciti  primi dell'exploit al Festival di Sanremo di questo anno di grazia 2025, Lucio Corsi è entrato dentro la mia "vita musicale" in punta di piedi.

Galeotta fu la sua prima esibizione sanremese. E se vero è che qualche amico già me ne andava segnalando canzoni notevoli presenti nei primi dischi, per me l'infatuazione è stata la canzone presentata nella città dei fiori.

Questo suo album, che prende  il largo nel mercato musicale sull'onda dell'entusiasmante  VOLEVO ESSERE UN DURO e che dal quel brano prende il titolo, è un concentrato di puro cantautorato made in Italy della più pregevole fattura. 

E' classe, allo stato puro, che si concentra in nove canzoni  per poco più di mezz'ora di musica che vira talvolta in un pop sofisticato che rimanda alla mente alcune cose di Ivan Graziani ma che resta, lontano da paragoni troppo impegnativi, la classe di un "costruttore di canzoni", che si fa forte di un insieme di autentiche visioni poetiche di vita quotidiana.

Da come l'ho visto e l'ho sentito, da come l'ho "percepito"  su e giù dal palco, questo Lucio è uno "vero", uno sincero,  non un personaggio costruito, non un "figlio del talent" ma un talento puro e unico, un degno erede dei più grandi padri della canzone d'autore italiana.

L'ascolto di questo disco, in questo mese di grazia dell'aprile 2025, mi ha sinceramente riportato alle mente le stesse sensazioni di quando ascoltai quel primo disco degli 883 dell'inizio estate del 1992. Posso paragonare quell'esordio di ormai 33 anni or sono a questo "mio" esordio come ascoltatore di Corsi. 

Colpito da un fulmine a cielo sereno. 

Canzoni di splendida fattura come quella "sanremese" che titola il disco e che ha portato Corsi alle luci della ribalta e poi ci sono altri pezzi di pregiata fattura come  TU SEI IL MATTINO,    QUESTA VITA, SITUAZIONE COMPLICATA, per chiudere con quello che, per parte mia, è il capolavoro assoluto di questo disco, cioè il brano NEL CUORE DELLA NOTTE,  canzone da standing ovation e applausi a non finire. Che Canzone !!!

C'è ancora speranza. 

Per la Musica d'Autore Made in Italy trovarsi in casa un "ragazzo"  poco più che trentenne con questa classe e stoffa pregiata da vendere è un segnale, inequivocabile, che ancora c'è speranza. Che le lezioni dei grandi del passato ancora attecchiscono nel cuore e nella mente di qualche giovane anima.

E così, consapevole, di aver sul lettore cd un album che mi accompagnerà girando a mille per tutta questa parte di primavera ti dico grazie caro Lucio Corsi.

Queste tue canzoni sono davvero una luce che illumina il cuore della notte che sta vivendo questo mondo.

Album imprescindibile.



(LUCIO CORSI - NEL CUORE DELLA NOTTE)










sabato 1 marzo 2025

IVAN FRANCESCO BALLERINI: LA GUERRA E' FINITA

 


⭐⭐⭐⭐⭐

(RADICI MUSIC  RECORDS- 2024)


A quasi tre anni di distanza dal suo precedente lavoro è un grande piacere ritrovare a girare, nel mio lettore cd,  un nuovo album di canzoni inedite dell'amico Ivan Francesco Ballerini.

Ballerini è un autentico "Cantautore Made in Italy".

Un degno erede dei Grandi Cantautori che hanno fatto la Storia della musica italiana.

Dopo l'esordio folgorante del 2019 con il suo CAVALLO PAZZO, un concept album tutto incentrato sulle storie degli indiani d'America, Ballerini ha mandato alle stampe nel 2021 l'album ANCORA LIBERO disco di intensa riflessione sul mondo contemporaneo.

Quindi nel 2022 esce il suo terzo lavoro, RACCONTI DI MARE - LA VIA DELLE SPEZIE che ci racconta di viaggi in senso fisico e metaforico.

E' quindi in questo inizio del mese di marzo dell'anno 2025 che la quarta fatica discografica di Ivan si dispiega in tutta la sua forza musicale e poetica.

LA GUERRA E' FINITA, è come una raccolta di vere e proprie preghiere di amore e pace in questi tempi bui, e si compone di nove canzoni inedite per poco più di mezz'ora di durata.

La poetica visione delle cose del mondo, che è possibilmente l'arma vincente degli album di Ballerini,  si affina via via con il tempo ed è ben presente in queste nuove canzoni.

L'album si apre con uno stupendo intro strumentale che è la base del brano che poi lo chiuderà, la splendente IL MONDO ASPETTA TE.

Tra queste nuove perle scritte da Ballerini svetta,  senza dubbio,  la title track, che è una canzone d'amore e speranza ed è arricchita dalla voce al controcanto dell'ottima Lisa Buralli ed ha un tappeto sonoro di prim'ordine grazie alla sempre solida collaborazione di Ivan con Alberto Checcacci che è il direttore artistico di questo album.

L'amore è il tema di fondo anche del brano TRA LE DITA, mentre in TRA BOMBE E DISTRUZIONE Ivan ci porta dentro il quotidiano di una giovane studentessa che vive in un paese dilaniato dalla guerra.

Il brano LINEA D'OMBRA è inspirato dalla lettura dell'omonimo racconto di Joseph Conrad e, la grande poetica di Ballerini consiste nel fare proprie le sensazioni che ha trovato nel libro e svelarcele in forma di canzone dettando, in maniera spontanea, al cuore, un tragitto di vita. Sublime.

SULLE PIETRE DEL MONDO  è un inno  alla libertà. Libertà di vedere il bello delle cose della vita e danzare al suo ritmo.

La canzone PERCHE' MAI  è stata composta da Ballerini  in occasione del matrimonio del suo collaboratore Nedo Baglioni, attivo con la regia dei video e le fotografie che accompagnano, da sempre, la vicenda cantautorale del nostro. Ottimo, anche qui, l'intervento della splendente voce della Buralli.

VESTIRE DI PAROLE  è un brano ispirato ad un racconto di Primo Levi, "Ferro", contenuto nella raccolta "Il sistema periodico".

La chiusura dell'album, riprende il tema d'apertura e svela, nella sua interezza,  tutta la bellezza del brano IL MONDO ASPETTA TE. E anche qui è ottima l'intesa vocale con Lisa Buralli. Le due voci si fondono e i vocalizzi della cantante ospite contribuiscono alla piena riuscita della canzone. Emozionante.

Cito gli amici che hanno contribuito a "vestire" le canzoni di Ivan: già detto del contributo di Checcacci, e di Lisa Buralli,  agli arrangiamenti  e alla chitarra acustica e classica c'è Giancarlo Capo, quindi Gaminol Wider al basso elettrico, Stefano Indino alla fisarmonica, Juan Carlos Zamora all'armonica a bocca, il trio Luca Trolli / Alessandro Melani / Riziero Bixio alla batteria, Marco Iazzeri al pianoforte elettrico e organo hammond, Daniele Grammaldo ai cori.

Le foto presenti sul libretto e in copertina sono opera combinata tra la figlia di Ivan, Eleonora Ballerini, ed il già citato fotografo e regista Nedo Baglioni.

Al tirar delle somme questo quarto lavoro di Ballerini è la conferma, "tout-court", che questo ragazzo, classe 1967, è un fuoriclasse nel suo genere.  Dentro di sé ha valori molto profondi, valori ben radicati   e solidi che si affacciano totalmente nelle sue composizioni.

La definizione esatta per inquadrare uno come lui arriva da un lontano passato, ma molto lontano ... (diciamo il mio anno di nascita, và) ... il  1971  quando un Signore mandò alle stampe un disco con il titolo col quale io appello qui, e ora, Ivan Francesco Ballerini:   "Un Cantastorie dei giorni nostri".


p.s.  ottimo come sempre il packaging del disco a cura degli amici  dell'etichetta RADICI MUSIC RECORDS che, lo ripeto per l'ennesima volta, in Italia, non hanno rivali.




(IVAN FRANCESCO BALLERINI - LINEA D'OMBRA)






 



domenica 23 febbraio 2025

COSIMO BIANCIARDI & INTIMA PSICOTENSIONE - "SINGOLARITA' NUDA"

 



⭐⭐⭐⭐⭐

(SUBURBAN SKY  RECORDS- 2025)


Cosimo Bianciardi è attivo sin dal 2015 con il progetto  COSIMO BIANCIARDI & INTIMAPSICOTENSIONE.

Con il passare del tempo questo "ensemble" ha  intrapreso  un percorso musicale molto particolare, che partendo da un rock d'autore, vira verso strade possibilmente alternative sfumando la propria natura a volte con venature jazz, a volte prog a volte elettro-pop.

Il risultato di questi anni di lavoro viene ora sintetizzato in questo "SINGOLARITA' NUDA" che raccoglie in 10 canzoni e poco meno di quaranta minuti di durata tutto il credo del frontman toscano Cosimo Bianciardi.

Con la produzione artistica di Fabrizio Orrigo che presta al disco anche le sue tastiere, con voce e chitarra ritmica di Cosimo Bianciardi e con l'ausilio di Vincenzo Zingaro alle chitarre e cori, Umberto Bartolini alla batteria e percussioni e Luca Cantasano al basso elettrico, prendono forma le dieci tracce di questo lavoro che ci porta dentro un mondo musicale che è sicuramente al limite tra il più puro rock d'autore e in prog-elettro-pop-rock sperimentale.

Lasciano il segno e restano già in memoria dopo il primo  ascolto la canzone d'apertura IO (LUNA DI GIOVE) che è una sorta di autoanalisi dello stesso Bianciardi  così come la seguente STADI EVOLUTIVI  che è invece una sorta di autoanalisi della nostra contemporanea società civile che viene, senza mezzi termini, bocciata su tutta la linea e da questa deriva socioculturale si punta al riferimento con la leggendaria civiltà di Atlantide indicata come più alto grado di evoluzione dell'intelligenza umana.

Densa ballata, quasi una struggente preghiera, è il brano NELLA TUA LUCE che è, a mio parere, l'apice di questo album.

Bella ed evocativa anche  ASTROLABIO che è una sorta di ninna nanna cosmica mentre la conclusiva NEBULOSA lascia spazio a riflessioni sui rapporti interpersonali che spesso vengono avvolti in una sorta di nebbia nella quale ci si perde, proprio come dentro una sorta di brumoso mondo.

Nell'album trovano spazio anche due intermezzi strumentali, ENCELADO e ASTEROIDI.

Al tirar delle somme  le canzoni scritte da Bianciardi e Orrigo (con l'aiuto in alcuni episodi di Zingaro) si lasciano ascoltare con grande piacere e ci fanno decollare verso un viaggio "spaziale" portandoci effettivamente dentro quell'entità che gli astrofisici ritengono essere all'interno di un buco nero se questo venisse privato dell'orizzonte degli eventi diventando così osservabile dall'esterno, una "singolarità nuda", appunto.

Sperimentale ed evocativo.



(COSIMO BIANCIARDI & INTIMAPSICOTENSIONE - STADI EVOLUTIVI)




sabato 4 gennaio 2025

CLAUDIA BOMBARDELLA - MEMORIA DEGLI ALBERI

 


⭐⭐⭐⭐⭐

(RADICI MUSIC  RECORDS- 2024)


Compositrice, polistrumentista, e cantante, Claudia Bombardella  nata in Lussemburgo da madre tedesca e padre italiano  ha alle spalle una molteplicità di lavori tra album registrati, collaborazioni e  arrangiamenti musicali per numerosi progetti e formazioni.

Quando ho letto le sue note biografiche sono rimasto di stucco.

Bombardella vanta un curriculum vitae davvero straordinario e invidiabile con una serie sterminata di esperienze lavorative (non solo e strettamente musicali) che ne fanno, a tutto tondo,  una persona dall'affascinante "aurea" culturale e di immensa statura artistica.

Grazie agli amici di  RADICI MUSIC RECORDS ho avuto la possibilità di ascoltare il suo ultimo  album in studio.

MEMORIA DEGLI ALBERI è un lavoro di caratura "mondiale". 

Un disco dove Claudia Bombardella sviluppa, a beneficio di tutti noi fortunati ascoltatori,  una serie di  diciotto brani che rappresentano una "grande foresta",  un modo nuovo di accostarsi alla natura, come è evidente sin dal titolo e dalla copertina del disco dove, Claudia, abbraccia un albero.

E' un disco che unisce canti antichi dell'Armenia  (che ho fatto sentire al mio caro  amico di scorribande calcistiche Shahan Petrossian che ha proprio in Armenia le sue origini), il canto di un cinghiale in amore, il fiorire di un verso di Shakespeare, vocalizzi dall'Uzbekistan, una danza dalla Spagna, una dalla Transilvania, un canto iraniano e via via altre stupende danze dal mondo.

Non mi era mai capitata, prima di ora, una tale esperienza di ascolto.

Di solito chi si accosta a questi generi li sviluppa in progetti specifici e unici per provenienza originale. Claudia Bombardella no. 

Lei sviluppa tutte queste diverse "etnie-musicali" in un unico  straordinario viaggio.

Sono 48 minuti di autentica  e adamantica bellezza.

Si parte con PASSACAGLIA DELLA GIOIA che Claudia riscrive a modo suo, inserendo proprio questa "gioia" che pervade tutto il disco là dove, invece, Stefano Landi  aveva più scuri pensieri.

Con SETAR si improvvisa un canto iraniano che porta poi  all'antica "tarantella di Sannicandro".

GAGO MARE è un antico canto popolare armeno con un andamento di danza, una richiesta ai genitori di trovare alla figlia lo sposo giusto, possibilmente un pastore.

CANTO DEL CINGHIALE INNAMORATO è una dolce ballata cantata in francese da Claudia nella quale la voce delicatissima di un cinghiale innamorato sussurra al proprio essere di ascoltare la luce che danza nel suo cuore,   mentre nel brano DEL TUO MONDO si parte da una poesia della fiorentina  Paola Ballerini per sviluppare una ballata dedicata alla gioia del radicamento umano. 

WHAT LOVE CAN DO prende spunto da una parte del testo estratto da una riflessione di  Romeo e Giulietta di Shakespeare (versi che risalgono a Giovanni Florio).

Si viaggia poi  fino in Uzbekistan per il brano  UZBEKISTAN/TARARA che si apre, appunto con un piccolo tema uzbeco per poi sconfinate nel famoso brano di tradizione andalusa, la vivace "Tarara" (Federico Garcia Lorca).

Ritorniamo poi in Armenia con LOOSIN JELAV antico brano tradizionale armeno/ungherese che celebra la luna e la natura in generale.

In SHAMANA Claudia viaggia sino in siberia con questa bella ballata della tradizione Yacuti.

DANZA DELL'ANIMA è un dolce brano cantato in francese da Claudia e che ricorda la Mongolia. Forza e delicatezza nella stessa canzone.

UNE JUENE FILLETTE è una rielaborazione di un brano di Jehan Chardavoine del XVI secolo ancora in idioma francese. Splendido e avvolgente.

IL CANTO DELLE OLIVE su un tappeto sonoro composto dal clarinetto di Claudia e il mandolino di Silvio Trotta si rimanda alla Grecia e si ritorna in Italia per la citazione toscana  (Caterina Bueno) "cade l'oliva non cade la foglia ...".

GOLE GANDOM è un brano della tradizione iraniana che celebra a natura, il grano, la vita.

In GUARDO IL MONDO DALL'ALTO  c'è una visione delle cose del mondo filtrata attraverso l'arte che permette di vivere più serenamente nel caos ordinato di ogni giorno.

SWING è una gioiosa, giocosa  ed esplosiva improvvisazione swingata così come la successiva IO NON SMETTERO'.

PER TUTTA LA NOTTE riprende un racconto di Livia Chandra Candiani e vuole essere una sorta di ninna nanna  per accompagnare e rassicurare tutti coloro che si sentono soli e bisognosi di protezione.

Chiude questo straordinario viaggio musicale WHEN I SING che è un po'  l'inno alla gioia che Claudia Bombardella mette alla fine del disco per riassumerne in buona sostanza i contenuti: cantiamo alla bellezza del vivere nutrendosi di bellezza.

Ad accompagnare Claudia, che al disco presta oltre alla voce anche il suo straordinario talento col clarinetto, ci sono Silvio Trotta alla voce, mandolino, chitarra battente, bouzouki, tamburello e mandoloncello  quindi Alessandro Bruni alla chitarra classica, Jessica Lombardi al flauto traverso e cucchiai e Marzio Benelli alle percussioni, chitarra elettrica e voce.

Splendido anche l'artwork e il packaging del disco che, non finirò mai di dire, gli amici di RADICI MUSIC RECORDS curano come poche altre etichette discografiche fanno. Un lavoro davvero superiore alla media.

Chiudo infine con un'ultima "standing ovation" al lavoro di Claudia Bombardella.

Davvero complimenti, MEMORIA DEGLI ALBERI è un disco unico e prezioso.

Grazie per questa esperienza di  ascolto.


P.S. un ultimo appunto che mi è venuto osservando la splendida  foto (con dedica)  che  chiude il libretto dei testi allegato al cd  ...   questa foto e la dedica raccontano, a mio modo di vedere, l'esatta dimensione umana di questa straordinaria persona che è Claudia Bombardella.

Grazie anche per questo ... 









(CLAUDIA BOMBARDELLA - PASSACAGLIA DELLA GIOIA)




(CLAUDIA BOMBARDELLA - CANTO DEL CINGHIALE INNAMORATO)