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sabato 2 novembre 2019

MASSIMILIANO LAROCCA - EXIT | ENFER




⭐⭐⭐⭐⭐

(SANTERIA / AUDIOGLOBE - 2019)


"Questa opera è dedicata alla mia splendida famiglia del cielo. 
Liliana. Andrea. Maria. Laura. "


La dedica riportata in fondo al libretto dei testi di questo nuovo disco dell'amico Massimiliano Larocca è, a mio modo di vedere, l'inizio di tutto quanto sta alla base del processo creativo di questo splendido capolavoro che è EXIT | ENFER.
Urge fare una premessa: perchè questa recensione è chiaramente una recensione  assolutamente "di parte".
Massimilano Larocca è, di tutti i miei amici cantautori, quello che più ho amato e amo.
E' una questione di "Classe". Della Persona prima ancora che dell'Artista.
Una domenica lontana nel giugno del 2007 il Ragazzo di Firenze prese la sua macchina e dopo quei 300 e passa chilometri (per un pigro come me un'andata e ritorno in giornata come nel caso in questione equivale alla follia pura) arrivò qui a Cabiate appositamente per noi tonnuti.
Massimiliano con la sua chitarra, il suo ukulele e le sue canzoni rese quel nostro primo "tonnuto house concert" memorabile. 
Ho precise in mente alcune immagini e alcune parole di quel giorno. 
Mi rivelarono una Persona davvero speciale che cammina sempre un passo avanti al Cantautore.
Sono passati molti anni e qui abbiamo seguito il percorso del nostro "Laroche" e sempre abbiamo sostenuto la sua musica.
Questo nuovo disco EXIT | ENFER  si presenta profondamente diverso da quanto sinora inciso dal nostro Max. 
Nei suoni si scopre via via  un ampio e inedito uso dell'elettronica: cosa che non avevamo mai sentito prima così massicciamente presente nei suoi album. 
La produzione del disco, affidata all'australiano Hugo Race (già con Nick Cave nei primi Bad Seeds), ha aperto le porte a questi nuovi suoni, a queste nuove idee e vibrazioni musicali che in queste nuove canzoni rieccheggiano in modo abbondante ma che sono perfettamente funzionali alla riuscita del progetto.
Vanno citati, e giustamente, i vari ospiti che contribuiscono a rendere il suono di EXIT | ENFER  così affascinante: al già citato Hugo Race che oltre a produrre il disco suona chitarre molto ispirate,  si uniscono Don Antonio Gramentieri Gran Maestro delle chitarre, Diego Sapignoli un Sacro Cuore alla batteria, il "Mago" Gianfilippo Boni alle tastiere e pianoforte, il leggendario leader dei Giant Sand Howe Gelb alle chitarre, Francesco Giampaoli al contrabbasso, Enrico Gabrielli al sax  e flauti, Lorenzo Corti alle chitarre, Alice Chiari al violoncello, Erika Giansanti alla viola, Jacopo Ciani al violino, e poi, ultima ma non ultima la "nostra" Giulia Millanta che presta la sua voce in alcuni episodi del disco.
E proprio Giulia Millanta è una figura di raccordo fondamentale in questo viaggio | dentro | fuori dall'inferno. 
Giulia Millanta  appare qui come una sorta di "retcon"  che indirizza con le sue presenze vocali il  finale del disco verso una nuova partenza.
Era una sera di marzo del lontano 2011 quando seduto ad un tavolino dell'UNAETRENTACINQUECIRCA dall'amico Carlo a Cantù - ancora nella sua storica e  mai dimenticata sede di Via Fossano - Giulia Millanta mi raccontava delle prime esperienze musicali e dei concerti da giovanissimi con Max  "Laroche". Coi suoi splendenti e vivaci occhi pieni di grande umanità Giulia mi fece intravedere immagini di un passato certamente lontano ma molto vicino alle cose care della vita.
Ho chiare quelle immagini evocate da Giulia e che ora, a tratti  rivedo tra le note di questo disco nelle canzoni che, scritte a quattro mani dai due, come nel brano  LA STANZA  o ancora nella ballata SI CHIAMAVA LULU'  che, scritta da Max, è stata incisa prima da Giulia,   testimoniano di un'amicizia che è solida da anni ed ha attraversato parte del viaggio narrato nei solchi di queste canzoni.
Come ho sentito dichiarare dallo stesso Max in un'intervista pubblicata pochi giorni fa su Facebook la lavorazione di questo disco è stata per cantautore toscano una forma di "terapia". 
La Musica come "terapia", come sorta di viaggio alla ricerca della redenzione.
In queste undici canzoni che compongo EXIT | ENFER vi sono molti angoli oscuri, molte ombre, molte zone grigie. I passaggi sonori non sono più solari come in molti episodi precedenti sparsi nei dischi di Larocca. Le atmosfere sono decisamente più noir. 
L'inziale BLACK LOVE  è il biglietto da visita di questo "Enfer" e la seguente COSE CHE NON CAMBIANO è stata giustamente scelta per lanciare il disco con il suo ritmo sincopato che ben si adatta alla voce profonda ed espressiva che da sempre è il cavallo di battaglia di "Monsieur Laroche".
Vi è poi lo splendido brano che Max dedica al padre Andrea, (ERAVAMO) ORFANI e che mi ha reso chiaro nelle immagini evocate  "Nelle piazze derelitte con le statue consumate"    come il paesaggio ove si muovono queste storie è stato creato da Larocca in uno stile che è molto vicino a quello che nei fumetti il Grande Frank Miller ha adottato per raccontare cadute e rinascite dei "suoi" eroi, dal Batman de "Il Ritorno del Cavaliere Oscuro" (che è caro a Max) al Daredevil di "Rinascita". Immagini che qui vengono impresse nei suoni.
Interpretazione canora  strepitosa è quella di Max ne  IL GIARDINO DEI SALICI. Un canto sofferto e aderente ad un "testo desertico" che ancora richiama Miller e le sue tavole.
GUERRA FREDDA ha un suono che  inquieta incastonato in un testo che, come un'opera teatrale, si divide in tre scene, come fossero tre atti.
PERDIAMOCI è una poesia che Laroche recita su un tappeto sonoro dove le tastiere di Hugo Race si incrociano al pianoforte del Maestro Gianfilippo Boni.
Nella canzone IL REGNO il tappeto sonoro è ancora più denso con effetti di sintetizzatori e la voce di Giulia Millanta che recita come un mantra il ritornello "And there's a kingdom come".
La seguente canzone, LA STANZA, come avevo già prima accennato è stata scritta a due mani dal duo Larocca-Millanta a testimonianza di un sodalizio umano prima ancora che artistico che dura nel tempo e durerà penso in eterno. Alla voce è ospite proprio Giulia e da ricordare è che la canzone era già stata pubblicata proprio dalla Millanta nel suo disco del 2018 dal titolo CONVERSATION WITH A GHOST   proprio come la successiva  SI CHIAMAVA LULU' che, scritta da Max, è stata incisa la prima volta sempre da Giulia nel suo DUST AND DESIRE  del 2012 però con il titolo lievemente diverso di  MI CHIAMAVA LULU'.
FIN DU MONDE vede l'intro vocale a cura di Howe Gelb il leggendario artista americano già fondatore dei Giant Sand che presta al brano anche la sua perizia al pianoforte e rhodes mentre sempre ad impreziosire la parte vocale è chaimata ancora la Millanta unitamente ad Alice Chiari.
IL CUORE DEGLI SCONOSCIUTI porta a compimento il viaggio "terapia" di Massimiliano Larocca là dove i versi finali  "Tutto ritorna in un fermo immagine / siamo scomparsi o rinati così ? / Come abitanti di un pianeta immobile / a un milione di anni luce fuori da qui." sono già il rilancio per una nuova partenza, per una nuova rinascita.
EXIT | ENFER non è un disco facile da assimilare.
Richiede tempo e ripetuti ascolti perchè la formula che passa in queste note è quella propria della "redenzione" e della "rinascita".
Un procedimento che richiede tempo. Pazienza.
Da piccoli si giocava a nascondino  e c'era sempre una speranza finale: quella di veder saltar fuori il più bravo, il più scaltro, il più veloce , quello che a squarciagola gridava  "tana, libera tutti".
Forse hai ragione Max in quelle tue parole ...
"Se ne sono andati tutti".
Ma la Testimonianza e il Ricordo sono la nostra Redenzione. 
La Nostra Rinascita.
Complimenti Amico mio.






(MASSIMILIANO LAROCCA - COSE CHE NON CAMBIANO)


















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