⭐⭐⭐⭐⭐
(RADICI MUSIC RECORDS -2024)
Sei anni dopo VIANDANTI, il suo disco d'esordio, il cantautore calabrese (ma fiorentino di adozione) Tommaso Talarico ritorna con un nuovo disco di inediti dal suggestivo titolo di CANZONI D'AMORE PER UN PAESE IN GUERRA.
Non cambia la formula, che vede Talarico collaborare con quella che io ho ormai denominato "la truppa toscana", formata dal Maestro Gianfilippo Boni alle tastiere e rhodes (oltre che alla produzione artistica e arrangiamenti insieme allo stesso Talarico), Fabrizio Morganti alla batteria, Lorenzo Forti al basso, con l'ausilio di Matteo Urro alle chitarre e la splendida voce di Marilena Catapano ospite in diversi brani.
CANZONI D'AMORE PER UN PAESE IN GUERRA è stato registrato in presa diretta da Fabrizio Simoncioni e contiene nove composizioni scritte e musicate da Talarico con estrema perizia.
Si nota, rispetto al disco d'esordio, una ricerca di liriche più "mature".
Il tempo scorre inesorabile per tutti, e in questi anni che sono passati dal disco d'esordio, il mondo è anche molto cambiato, in peggio. Talarico si fa "cronista" di questi cambiamenti e raccoglie in queste sue canzoni i sentimenti di chi deve convivere con i drammi della guerra e della migrazione.
Testi decisamente coinvolgenti sin dall'iniziale PREVISIONI DEL TEMPO con l'intro affidato all'Inno alla Gioia suonato al piano da Gianfilippo Boni con una voce dal passato, quella del poeta Filippo Tommaso Marinetti dal lontano 1909.
Il brano E' MIA FIGLIA narra dell'odissea della vita di chi sfugge da guerre e miserie.
Ma è nel terzo brano, IL GIORNO PRIMA DI PARTIRE che si compie il Capolavoro di Talarico. Questa canzone, che nasce da riflessioni nostalgiche del suo passato nella terra natia è la "Storia di Una Vita". Brano di celestiale delicatezza che il controcanto di Marilena Catapano rende magico. Strepitosa.
RESPIRA è un brano di matrice molto, ma molto rock. Una serie di riflessioni sul nostro correre sempre dietro a impegni e cose. E quindi un invito a fermarsi e a respirare ... come suggeriva il grande Wim Hof ... l'Uomo Ghiaccio. Respira ... e riprendi a vivere con un ritmo più umano. Suggestiva.
Talarico dedica poi un pezzo alla celebre scomparsa di Ettore Majorana nel brano MAJORANA. Un pezzo di Storia che viene riaperto per riallacciarlo alla seconda guerra mondiale e alla bomba atomica. Una ottima lezione di Storia.
LA TUA PAURA è un brano che affronta il tema della "costruzione del nemico" che nasce in un epoca dove è molto facile sentirsi traditi dal mondo che ci circonda. Magistrale.
GHINA si apre con gli splendidi versi di un poeta palestinese, Mahmud Darwish e la canzone narra della storia di una bambina libanese che vittima della guerra era in cura all'ospedale di Bologna nel lontano 1983. Tratta da ricordi di prima mano di Talarico questa canzone è un altro apice di questo lavoro. Brano toccante e delicato.
DIARIO DEI GIORNI SENZ'ARIA è un viaggio nella condizione umana con riflessioni che, da personali, si fanno universali nel modo "giusto" di intendere la voglia di conoscenza e di esperienza che debbono essere proprie di una vita vissuta "a piene mani".
A chiusura dell'album c'è una "preghiera finale" LA TREGUA nel racconto dell'incontro tra due amanti durante una guerra. In un piccolo spazio di tregua i due si incontrano in un mondo che è cambiato, non è più come prima. Splendida metafora di un mondo che sta andando in rovina.
Queste canzoni di Tommaso Talarico compongono, infine, un autentico concept-album che racconta di una umanità che va avanti, nonostante tutto, tra rovine, guerre e macerie, miserie umane e sofferenza. Il tutto è ben sintetizzato dall'immagine di copertina che è opera dello stesso Talarico.
Un disco di "Storie". Un frammento del viaggio nell'epoca moderna.
Con amarezza ma, in fondo, anche con una piccola speranza viva almeno, prima dell'alba.
Applausi Tommaso.
Applausi.