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giovedì 2 febbraio 2017

THERE AND NOW, LIVE IN VANCOUVER 1968 - PHIL OCHS




⭐⭐⭐⭐⭐

(RHINO - ARCHIVES ALIVE - 1990)

Insieme al forse più celebre PHIL OCHS IN CONCERT (ELEKTRA - 1966) questo THERE AND NOW -  PHIL OCHS LIVE IN VANCOUVER 1968 è il disco dal vivo perfetto per entrare nello stupefacente mondo musicale di questo straodrinario folk-singer-songwriter. Come scrive il fratello  Michael nelle note che accompagnano l'album questa performance di Phil venne registrata nel corso di una serie di concerti per la pace che vedevano lo stesso Ochs alternarsi sul palco con il celebre Allen Ginsberg. Un'esibizione per sola chitarra e voce dall'atmosfera molto intima che raccoglie alcuni dei pezzi più belli di Phil Ochs come  I AIN'T MARCHING ANYMORE, CHANGES, THE BELLS, CRUCIFIXION, THE DOLL HOUSE e THE SCORPION DEPARTS BUT NEVER RETURNS. Al brano THE BELLS dona il suo contributo anche Ginsberg che suona proprio le campanelle alle spalle di Ochs. Un disco Splendido.




(Recensione tratta da IL TONNUTO n. 121 - Ottobre 2011)

di Rho Mauro


Phil Ochs è stato già diverse volte ospite sulle pagine “tonnute” nel corso di questi undici anni di pubblicazione della fanzine.  Limito quindi al minimo le necessarie premesse.
Ochs, classe 1946, nativo del texas ma ben presto trapiantato in quel di New York, è stato una delle stelle di prima grandezza dell’epoca del  Greenwich Village. All’epoca degli esordi il suo stile era tipicamente caratterizzato da lunghe ballate e talking blues nello stile dylaniano più puro.  Brani dal forte contenuto politico, molto polemici contro la destra del proprio paese e allineato con il movimento per i diritti civili. 
La tragica fine avvenuta nel 1976, quando l’artista si suicidò, fu la naturale conseguenza di una serie infinita di delusioni artistiche e non solo che l’afflisse e che  Ochs non riuscì a superare sprofondando piano piano nel baratro dell’alcolismo.
Phil Ochs era un performer straordinario. Uno di quei cantautori che, nel senso letterale del termine, raccontava le sue storie in maniera semplice ed efficace. Lui e la sua chitarra. Tanto serviva e tanto bastava a tenere inchiodati al posto gli ascoltatori.
Questo eccezionale album dal vivo registrato in Canada, per la precisione, a Vancouver nel 1968 è , qualitativamente parlando, il miglior live della sua carriera, decisamente miglior del (forse) più celebre LIVE AT NEWPORT.
Dall’iniziale THERE BUT FOR FORTUNE,  per passare alle splendide THE SCORPIONS DEPARTS BUT NEVER RETURNS, PLEASURES OF THE HARBOR, CHANGES, CRUCIFIXION, fino ad arrivare al celebre manifesto pacifista di I AIN’T MARCHING ANYMORE per concludere con la celebre THE BELLS cantata con l’accompagnamento del celebre scrittore Allen Gingsberg,  in questo concerto canadese troviamo Phil Ochs all’apice della sua parabola artistica.
La sua voce inconfondibile, le sue ballate così pregne di umanità e scomode verità, la sua perizia chitarristica … tutto quello che è stato il suo mondo, il suo modo di concepire le cose e descriverle per come le percepiva lo si può trovare in questo fantastico concerto che è un prezioso documento storico.
Di sicuro il continuo  “dualismo” con l’immenso Dylan, nell’ambito della diffusione delle canzoni di protesta, contribuì non poco ad alzare il tasso qualitativo delle canzoni di Ochs. Tuttavia, proprio la maestosità della figura dylaniana contribuì, alla lunga a far sprofondare Phil Ochs nell’abisso che l’avrebbe portato al gesto estremo.
Godiamoci queste canzoni senza tempo. Fosse qui ancora oggi Phil Ochs avrebbe il coraggio di cantare le ingiustizie di questa America con la veemenza e l’efficacia che sono la forza dei semplici.
Nonostante si parli di musica che arriva dal lontano 1968, è un disco che rispolvera temi molto attuali.
Un disco prezioso ma non facilissimo da trovare anche se, nell’epoca di internet con l’e-shop o di I-Tunes, tutto è a portata di mouse.

Un disco dalle tonalità ideali per queste serate autunnali da ascoltare magari gustandosi un buon whiskey  o buon calvados. Tonico e rigenerante.



(PHIL OCHS - THE DOLL HOUSE)

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