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sabato 11 febbraio 2017

WHEELS WITHIN WHEELS - RORY GALLAGHER



⭐⭐⭐⭐⭐

(STRANGE MUSIC -EAGLE RECORDS - 2003)

Il mito di Rory Gallagher splende di luce propria in questa raccolta di canzoni registrate rigorosamente in acustico che ci permette di scoprire (o riscoprire) la perizia tecnica di uno di quelli che ben si può considerare tra i migliori chitarristi mai esistiti.
Con la collaborazione di artisti quali Bert Jansch, Bela Fleck e i Dubliners Gallagher incanta con quattordici canzoni che sono piccole gemme.



(Recensione tratta da IL TONNUTO  134 - Dicembre 2012)

di Rho Mauro

Disco uscito postumo nel 2003 questo WHEELS WITHIN WHEELS celebra il talento naturale del compianto chitarrista e cantautore irlandese Rory Gallagher.
Gallagher (1949 – 1995) viene considerato uno dei migliori chitarristi rock-blues europei di ogni epoca. Le sue “leggendarie” performance dal vivo hanno avuto la loro consacrazione con l’album IRISH TOUR ’74 uscito all’epoca come doppio vinile e che il celebre mensile musicale britannico MELODY MAKER  votò come miglior album live del 1974.
In questo WHEELS WITHIN WHEELS sono invece raccolte tutta una serie di performance acustiche del nostro eseguite in solitaria o in session con altri artisti.
Nel corso delle sue esibizioni Rory Gallagher usava spesso intervallare i potenti brani rock-blues (classici del suo repertorio) con brani acustici eseguiti in punta di dita.
Il suo desiderio di dare alle stampe un album tutto dedicato ad un folk-rock-blues acustico vide quindi la luce otto anni dopo la sua scomparsa soprattutto grazie al lavoro del fratello di Rory,  Donald Gallagher.
Il disco si apre proprio con la canzone che titola la raccolta: WHEELS WITHIN WHEELS è  un brano semplicemente splendido, una ballata che apre i confini dell’infinito musicale con progressioni tra chitarra acustica e pianoforte che allietano il cuore e regalano forti emozioni.
Ma in questo disco non c’è una-canzone-una che non arrivi alla pari con l’ottima qualità della traccia che lo apre. Grandi ospiti come  Bela Fleck, Juan Martin, The Dubliners, Bert Jansch - solo per citarne alcuni – assicurano la garanzia del risultato finale.
Ci sono canzoni  in cui riecheggiano influenze del tradizionale flamenco, mentre in altre è il folk tradizionale irlandese e in altre ancora il cosiddetto skiffle tradizionale degli States ad impregnare l’aria musicale che respiriamo in questo album.
Le splendide doti chitarristiche di Gallagher si percepiscono appieno nel calore dei suoni acustici di queste canzoni che hanno il grande merito di consacrare un musicista che non deve essere dimenticato.
Ascoltando queste canzoni ad un volume sostenuto tutti gli amanti delle sei corde potranno godere delle evoluzioni chitarristiche di Gallagher & soci.
Seppur la reperibilità del disco non è proprio semplicissima  vale veramente la pena averlo nella propria discografia.

Un disco che con il tempo, ne son certo, sarà sempre più rivalutato. Rory Gallagher  qui al suo meglio.

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