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domenica 5 febbraio 2017

GLI OSPITI - STEFANO BAROTTI



⭐⭐⭐⭐⭐

(CLUB DE MUSIQUE RECORDS - 2007)

Prodotto dall'americano Jono Manson e registrato tra Santa Fe (New Mexico), Sarzana e Casale Marittimo il secondo album in studio del cantautore toscano Stefano Barotti è un disco di raffinata Musica D'Autore e contiene undici canzoni che sono degli autentici gioielli. L'ampio respito che ne ha contraddistinto le fasi di registrazione si ritrova nei solchi del disco che vanta delle  partecipazioni straordinarie di notevole caratura artistica a partire  dello stesso produttore Jono Manson, di Kevin  Trainor e di Paolo Bonfanti alle chitarre. Alla batteria c'è  Marco Barotti, fratello di Stefano. Penna raffinata e autentico "Compositore di Canzoni" (dal titolo di un pezzo tratto dal suo primo album UOMINI IN COSTRUZIONE)  Barotti con canzoni come GLI OSPITI, NATALE SUI MONTI, IL COSTRUTTORE DI ALI, TEMPO DI ALBICOCCHE (ma andrebbero citate tutte) si consacra con GLI OSPITI tra i più ispirati Cantautori in circolazione. Imperdibile.








(Recensione tratta da IL TONNUTO n. 73 - Maggio 2007)

di Rho Mauro

Il disco dell’amico Stefano Barotti era nella lista degli album più attesi dal TONNUTO in questo anno di grazia 2007. L’avevo già scritto chiaro & tondo allorché l’anno iniziava… andatevi a riprendere il n.ro 69 di gennaio… se avete dubbi.
Ho potuto averlo tra le mie mani acquistandolo direttamente dalle mani del nostro amico proprio nella sera del grande concertone del 4 maggio u.s. a Mariano Comense.
Il sabato dopo il concerto il dischetto ha girato nel nostro lettore “tonnuto” per ore… ed alla fine il primo posto, sebbene parziale, nella classifica TONNUTA del 2007 è d’obbligo, ma non per ruffianerie & varie, bensì per merito, non altro che per merito.
GLI OSPITI è un bellissimo disco dove, su  11 canzoni, al sottoscritto ne piacciono da impazzire almeno otto e quelle che mancano all’appello sono comunque  belle canzoni.
Dopo UOMINI IN COSTRUZIONE (2003) ecco quindi Stefano alla prova del secondo disco… prova che è sempre la più difficile, la più ardua: il nostro amico supera lo scoglio proponendo un disco veramente stupendo pieno zeppo di colori, riferimenti, vita, solarità.
Anche questa volta a produrre il lavoro di Stefano è il “little big man” Jono Manson, artista e produttore di grande talento, ed ancora l’etichetta è quella della Club de Musique di Courmayeur: segno di continuità che è anche attestato di stima & rispetto reciproco.
GLI OSPITI ha una durata di ben 46 minuti e, nelle 11 canzoni, suonano una miriade di artisti. Cito Paolo Bonfanti, Kevin Trainor,  Gabriele Ulivi, Marco Kaserer, Jono Manson alle chitarre; Peter Willimas & Pietro Bertilorenzi al basso, Mark Clark & Marco Barotti, batteria & percussioni: Tom Adler al banjo, Chris Ishee al pianoforte, Deborah Barbe al violoncello, Michele Menconi e Mattiew Vghan ai violini, Marco Bartalini & Vittorio Alinari alla sezione fiati e, per chiudere, il mitico Gorge Breakfast in proposito del quale ricordo le battute dell’amico Jono Manson nei concerti estivi a Cantù.
Tutte le canzoni sono composte da Stefano per testo & musica… e questo significa cantautore.
Il disco si apre con TEMPO DI ALBICOCCHE, una canzone solare e che contiene parole come Vienna, Maggio, Clown… che amo, per vicende & questioni personali. E’ proprio un gran bel viatico per tutto il disco, piena di ritmo… piena di vita.
PER UN CHICCO DI SALE è più riflessiva, introspettiva, probabilmente con accenni da ritenere autobiografici?  Pianoforte a creare atmosfera e canzone degna di nota.
L’ANGELO E IL DIAVOLO l’avevo già sentita (credo a Vertemate nel maggio dello scorso anno) ed è una canzone piacevolissima dove si aggiungono i fiati e l’organo hammond ad un impianto sonoro già oleato alla perfezione.
VIVE DENTRO UNA CANZONE è la canzone che riesce meno delle altre ad entusiasmarmi, pur essendo, una canzone godibilissima. Trovo un Pinocchio, nel testo, che mi riporta alla mente un filmato di Stefano che aveva proprio un’inquadratura sul burattino di legno. Coincidenze?
NATALE SUI MONTI è una delle più amate in assoluto da chi scrive. E’ una bellissima canzone dai toni soffusi, che descrive la vita in un paesino di montagna: è una di quelle canzoni che ti resta subito  in testa dopo alcuni ascolti dell’intero disco.
LA NEVE SUGLI ALBERI  prosegue, idealmente, il cammino iniziato con Natale sui monti. Siamo solo al giorno dopo, il 26 dicembre; ma cambiata è tutta l’atmosfera, qui lievemente più cupa, con i violini a dettare ritmi.
IL COSTRUTTORE DI ALI è una storia propria bella, prima ancora che essere una bella canzone. E’ una sorta di fiaba del tipo che mi è tanto cara… mi riporta alla mente un film della mia adolescenza, IL RAGAZZO CHE SAPEVA VOLARE. Qui il volare è metaforico e questa canzone è poesia, allo stato puro, che sta lì a dimostrare quanto vale questo ragazzo come song-writer.
IL PROFUMO DEI SOGNI contiene strofe da una poesia di Carmen Gargano che, a questo punto, mia moglie, bibliotecaria, andrà a ricercarmi.
L’UOMO PIU’ CURIOSO DEL MONDO è una canzone ben strana se paragonata al resto del lavoro. Ha sonorità particolari  dovute all’organo wurlitzer ed azzeccate con l’apporto del buon hammond a dettare il tema in sottofondo.  Una delle bellissime, senza dubbio.
GLI OSPITI ha il numero dieci, come quello del grande Diego, del codino Baggio e via dicendo… è un caso che è proprio lei a titolare l’intero disco??? Boh! Certo è che è la mia preferita in assoluto. Arrangiamenti grandiosi, archi a rafforzare il suono. Da oscar e fra le candidate, per chi scrive, alla palma di “canzone dell’anno”. Va ascoltata bene, parecchie volte, ed ogni volta si nota un suono, un particolare, quello che fa di una canzone un capolavoro.
La chiusura è con PICCOLA CANZONE che è bella, ma viene dopo il capolavoro e, quindi, riesce difficile tenersela a mente, perché la mente è ancora lì, su quel “ e ti diranno ti amo (…)” della canzone che la precede. Il  tempo, credo, le renderà giustizia, anche nel mio giudizio.
Spero di leggere, per questo disco, recensioni ben più “pesanti & significative” di questa mia… recensioni sul Busca, piuttosto che su Jam, o Chitarre…  e spero di leggere belle cose, buone critiche & belle lodi, semplicemente quelle che l’amico Barotti si merita.

Consigliato a tutti gli amici che amano la musica dei cantautori, quella  pura, vera & sincera.






(STEFANO BAROTTI - GLI OSPITI)

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