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lunedì 29 aprile 2019

VASCO ROSSI - C'E' CHI DICE NO



⭐⭐⭐⭐⭐

(CAROSELLO RECORDS - 1987)



Uscito sul finire del mese di marzo del 1987  questo ottavo disco di Vasco Rossi arrivò come un sole brillante ad illuminare quella primavera.
Me lo ricordo, nella mia "fedele copia duplicata" su audiocassetta TDK,  girare a tutto spiano per l'aria di casa nei giorni precedenti la Pasqua di quell'anno di Grazia 1987.
Dopo l'ottimo COSA SUCCEDE IN CITTA' di due anni prima  il "Blasco" tornava con un disco di canzoni  più "impegnate" e maggiormente introspettive.
Sin dall'evocativo intro di sax dell'iniziale VIVERE UNA FAVOLA si percepiva subito qualcosa di più intenso e artisticamente valido in questo nuovo lavoro di Vasco.
Così come intensa era anche la posa del "nostro" ben ritratta in copertina  da quell'immenso artista che è Guido Harari.
Testi che si fanno via via maggiormente incisivi  e musicalità raffinate ad opera dei soliti fedeli compagni di Viaggio, da Guido Elmi a Maurizio Solieri, da Massimo Riva a Tullio Ferro portarono lo splendore lucente di questi 39 minuti di musica direttamente al primo posto delle classifiche di vendita.
C'E' CHI DICE NO consegnò, alla Storia, la prima volta di Vasco al numero 1 nelle classifica di vendita con un intero LP di inediti posizione che mantenne per 12 lunghe settimane dominando incontrastato su tutto e tutti. 
La definitiva consacrazione di un Artista amatissimo dai suoi fans per la capacità di raggiungere il cuore e l'animo di molti con pezzi di invettiva sociale come la canzone che titola la raccolta, o racconti di prima mano come nella ballata autobiografica "BLASCO" ROSSI, con pezzi di pura e contagiosa allegria come BRAVA GIULIA, con canzoni dal piglio incazzoso come NON MI VA, o  ... LUNEDI'.
Il meglio dell'album, a mio parere, si concentra nelle tenere carezze che la penna dell'autore regalò all'altra metà del nostro cielo in quella splendida canzone che è RIDERE DI TE così come è delicata,  ma anche spiazzante, un'altra grande ballata di questo disco, CIAO,  dove il nostro Blasco,  senza troppi giri di parole, riuscì a rivendicare una propria "autonomia affettiva"  sulle splendide note composte da Tullio Ferro.
Nei miei ricordi,  proprio sulle note di questa CIAO, in quelle giornate della  primavera '87, vidi in lontananza echi di una bellezza infinita. 
Echi di una Grande Primavera che vivono sempre, e per sempre,  nei solchi di queste note.




(VASCO ROSSI - VIVERE UNA FAVOLA)



(VASCO ROSSI - CIAO)



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