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sabato 3 maggio 2025

CURU' - CORALE - VOCI SOMMERSE, STORIE NEGATE

 



⭐⭐⭐⭐⭐

(RADICI MUSIC  RECORDS- 2025)


Quello di "Curù" è un progetto a firma delle   cantautrici  Giana Guaiana e Bruna Perraro.

Un progetto importante. 

Un progetto che mette in luce piccole e grandi storie di donne, di popoli e uno spaccato intero di questa esistenza umana.

La bontà di questo loro lavoro è testimoniato, al di là delle parole, dall'importante patrocinio che  Amnesty International Italia ha voluto loro conferire.

Queste due cantautrici, la siciliana Giana Guaiana (voce) e la friulana Bruna Perraro (voce e flauto traverso) incrociarono le loro strade nel lontano 2006 a Palermo e, da allora, hanno intrapreso un cammino musicale in comune prima sotto la denominazione di "Todo cambia"  e ora con questo CURU' che raccoglie parte del lavoro già sviluppato dalle due con lo spettacolo "Donna chiama libertà".

Ed è infatti con un trittico di storie di negata libertà che si apre questo superbo lavoro, proprio col brano DONNA CHIAMA LIBERTA' che ha come intro un canto tradizionale a cura della giovane cantante curda Nudem Durak cui il brano è dedicato. La Durak è stata incarcerata nel 2015 in Turchia accusata di terrorismo per aver semplicemente cantato le sue canzoni, eredità di un popolo, quello curdo, da sempre perseguitato.

Le due canzoni successive, SALUTERO' DI NUOVO IL SOLE  e   UNA PUNTA DI ROSSO sono invece ispirate  dai "Diari  dal carcere" della giornalista iraniana  Sepideh Gollan e rappresentano un atto di denuncia per  il triste destino, fatto di torture e continue vessazioni, cui sono destinate le donne incarcerate dal regime iraniano.

Nel loro giro per la Madre Terra, le due cantautrici del progetto CURU' dedicano spazio anche alla straziante vicenda dei desaparecidos argentini, col brano DESAPARACIDA, alle mine giocattolo, nel brano I PAPPAGALLI E LE BOMBE, NO !, all'accaparramento delle terre fertili da parte delle multinazionali ai danni di piccoli proprietari terrieri narrato nel brano LAND GRABBING BLUES.

C'è spazio anche per l'incredibile impresa di Yacouba Sawadogo agricoltore del Burkina Faso che utilizzando antiche tecniche del suo popolo tenta di salvare la sua terra dalla desertificazione come raccontato nel brano IL FOLLE DI GOURGA e passando per brani di speranza come VOCE che è un canto che amplifica la voce delle donne e FUOCO DOLCE che è una sorta di bignami per il cambiamento a gradi costanti e continui, verso una vita, un mondo, più sostenibile, si arriva alla conclusiva LA SACRA QUERCIA che celebra la quercia Treaty Oak, l'albero che si trova ad Austin, Texas, ultimo membro sopravvissuto del Council Oaks, un boschetto di quattordici alberi che serviva come luogo sacro per alvune tribù di nativi prima dell'insediamento europeo nella zona.

E così questo CORALE vola alto e innalza il cuore di chi l'ascolta, per le importanti tematiche di cui tratta e per il validissimo lavoro e tappeto sonoro che accompagna le voci delle due cantautrici che sono poi anche autrici dei testi e delle musiche con arrangiamenti e produzione artistica a cura di Francesco Prestigiacomo.

Sono da citare le ottime prestazioni di Alessandro Venza alle chitarre, Diego Tarantino al basso, Giorgio Garofalo al violoncello, Marco Bdami al violino, Peppe Lana alla fisarmonica, Francesco Prestigiacomo alle percussioni con ospiti Charlotte Dupuis al violino, Francesco Guaiana e Lino Costa alla chitarra elettrica.

Il riconoscimento di Amnesty International Italia, al quale accennavo all'inizio,  è ben evidente nel bollino posto nel retro della copertina dell'album ed è l'equivalente di una medaglia al merito per queste due cantautrici che hanno, con cura e amore, confezionato un "manuale" di denuncia e sopravvivenza alle "brutture" del mondo.

Impegno Civile e Canzone d'Autore questo è il progetto CURU', un progetto che va sostenuto e diffuso. Ora e Sempre.




(CURU' - SALUTERO' DI NUOVO IL  SOLE)