⭐⭐⭐⭐⭐
(4AD - 2024)
Un disco registrato nei boschi, in una non meglio precisata località degli Stati Uniti nell'autunno del 2022.
Un disco registrato interamente in analogico.
Un disco lontano da ogni contaminazione del "mainstream".
Ormai, io personalmente, il bello lo trovo solo in questi "prodotti del bosco" tanto quanto nel 2023 il mio miglior ascolto è stato l'album di Jeffrey Martin THAK GOD WE LEFT THE GARDEN (pure quello registrato in un bosco) tanto in questo 2024 il mio miglior ascolto (sinora) è stato quello di questo album della Lenker.
Per mia colpa non avevo mai approfondito, prima di ora, il percorso musicale e artistico di Adrianne Lenker già band leader del gruppo indie americano BIG THIEF ma titolare, e alla grande, di una propria carriera solistica che vede uscire in questo anno di Grazia 2024 BRIGHT FUTURE un autentico capolavoro di "intimo" cantautorato folk made in USA.
Con l'aiuto di Nick Hakim al piano, Josefin Runsteen al violino, Mat Davison alle chitarre e con la produzione di Philip Weinrobe che è anche presente al piano e al banjo la Lenker mette insieme dodici piccole gemme "acustiche" che raccontano della natura, dell' amore, della riconoscenza, della lotta per la sopravvivenza, dei cambiamenti climatici, insomma, un intenso percorso nel "comune" senso della vita ma qui filtrato, e bene, da una penna che regala emozioni davvero forti.
Sin dall'iniziale REAL HOUSE la Lenker ci trasporta in ricordi di infanzia e di un passato lontano ma con quella giusta nostalgia che non sfocia in un "coccodrillismo" fine a se stesso. Sono intime riflessioni dove anche i dettagli "i rami del salice" o il "vento fresco" o ancora l'amore materno che manca contribuiscono a portarci ben dentro il "suo" presente di allora. E' tutto un intimo susseguirsi di ricordi. Una magia.
Ma è in ogni singola canzone la "Magia" di questa stupenda cantautrice.
E se in DONUT SEAM si parla della crisi climatica, si torna a tematiche valide in ogni tempo e spazio con brani in bilico tra canzoni d'amore e nostalgia come EVOL (la mia preferita) o ancora ALREADY LOST con lo splendido banjo di Weinrobe a stendere un tappeto sonoro sfavillante.
La canzone VAMPIRE EMPIRE era già stata pubblicata in passato con i BIG THIEF, ma in versione elettrica. Ora la Lenker la riprende e, spogliatala da ogni orpello, la riveste di semplice bellezza acustica, con la sua voce, la sua chitarra e un poco di aiuto dei suoi sodali. Una meraviglia.
La chiusura dell'album è affidata ad un brano che la Lenker esegue sola, piano e voce, RUINED, storia di un amore disperato e indubbiamente complicato, come complicata è la vita.
In buona sostanza, BRIGHT FUTURE non è solo un buon viatico o un buon augurio.
Prima ancora di ciò, questo album, è un insieme di riflessioni che, da personali, ognuno può poi declinare alla propria "potenza", evocando ricordi proprio legati al suo vissuto.
Sto ascoltando questo disco da un mesetto circa e questa settimana sono stato al funerale di un ragazzo della mia età, un amico con il quale abbiamo condiviso in passato tantissimi pomeriggio giocando a calcio nel nostro oratorio. Un ragazzo buono ma sfortunato, che perse la madre quando era piccolino e che è cresciuto, insomma, senza quell'amore materno che la Lenker richiama in questi versi della canzone di apertura REAL HOUSE:
"Mama, what happened?I never thought we'd go this longNow 31 and I don't feel strongAnd your love is all I want"
mentre riascoltavo questa canzone, dopo la tragica notizia della scomparsa del mio amico, questi versi hanno iniziato a rimbombarmi nella testa.
La Musica, per come la intendo io, è questa: una Terapia per la Vita.
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